Recensioni - Cultura e musica

Inaugurata con successo Traiettorie 20 all’Auditorium Paganini di Parma

Nella bella sala dell’Auditorium Paganini di Parma si è inaugurata la ventesima edizione di Traiettorie, festival internazionale di musica moderna e contemporanea.

Nella bella sala dell’Auditorium Paganini di Parma si è inaugurata la ventesima edizione di Traiettorie, festival internazionale di musica moderna e contemporanea. Il festival, ricco di concerti e proposte dedicate alla musica contemporanea, ha scelto di aprire con tre autori  “classici” della musica contemporanea cioè la triade viennese Arnold Schoenberg, Anton Webern e Alban Berg.

 


Al cimento è stato chiamato un ensemble sempre di matrice austriaca e viennese: il Klangforum Wien, fin dai suoi esordi concentrato a proporre nuovi autori della musica contemporanea con al suo attivo quasi cinquecento prima assolute oltre ad essersi esibito nelle più prestigiose sale da concerto nel mondo. Una proposta di altissimo livello dunque che avrebbe meritato più pubblico rispetto alle poche persone presenti, circa un centinaio, nel grande auditorium parmense.

L’esecuzione è stata a livello delle aspettative. Il Klangforum Wien, diretto in questa occasione dal direttore britannico Martyn Brabbins, ha proposto sonorità compatte e affiatatissime senza mai perdere la chiarezza e intelligibilità dei singoli strumenti. Un grande lavoro d’insieme esaltato dalla direzione pacata e sicura di Brabbins.

Il lavoro più interessante presentato nella serata è stata sicuramente la Kammersymphonie Nr. 1 op 9 di Arnold Schoenberg, opera complessa e affascinante che richiama al tardo romanticismo e a certi lavori di Richard Strauss. Schoenberg riesce a creare con solo quindici strumenti solisti sonorità imponenti e di puro stimolo emotivo oltre che intellettuale. Ottima e partecipata l’esecuzione del Klangforum.

Interessanti anche i sei pezzi opera 6 per orchestra da camera di Anton Webern, decisamente i più sperimentali della serata, sentenziosi e alla ricerca di sonorità innovative. Ottimamente eseguito anche il Concerto da camera per pianoforte e violino con 13 strumenti a fiato di Alban Berg di cui abbiamo apprezzato in particolare le parti solistiche del pianoforte e del violino affidate rispettivamente a Florian Mueller e a Gunde Jaech-Micko.

A fine serata il pubblico ha applaudito calorosamente tutti gli interpreti.

R. Malesci (10/09/10)