Recensioni - Cultura e musica

Inaugurazione trionfale della stagione del Ponchielli nel nome di Schunmann

La Prima e Terza sinfonia eseguite dalla La Mahler Chamber Orchestra diretta da Daniele Gatti

La stagione 2022 del Teatro Ponchielli di Cremona è stata inaugurata da un concerto che ha visto il Maestro Daniele Gatti alla testa della Mahler Chamber Orchestra eseguire la Prima e la Terza Sinfonia di Robert Schumann.
Il legame di Gatti con il compositore di Zwickau ha radici profonde, infatti già nel 2019 aveva guidato la Mahler Chamber Orchestra nella Seconda e Quarta sinfonia, mentre l’attuale stagione, oltre all’integrale delle sinfonie con l’Orchestra Rai di Torino, lo vede impegnato anche in altre composizioni schumanniane sia con l’Orchestra del Gewandhaus sia con quella del Maggio Musicale Fiorentino.

Nonostante le due sinfonie siano accomunate dalla presenza di un titolo: “Primavera” per la prima e “Renana” per la terza, non si può parlare di vera e propria musica a programma, poiché non si tratta di composizioni descrittive, pur non rientrando neppure a pieno titolo nei canoni della musica assoluta. In queste composizioni è possibile individuare una sorta di “programma interiore” che mette in relazione la visione generale del mondo e lo stato d’animo del compositore e del suo modo di sentire. Ed infatti Schumann provvide a cancellare anche i sottotitoli che all’inizio aveva attribuito a ciascuno dei quattro movimenti della prima sinfonia.

L’approccio di Gatti a queste partiture, che già avevamo avuto modo di apprezzare nel 2019 con le altre due sinfonie, è estremamente chiaroscurato, ricco d contrasti timbrici ma sempre fluido nello svolgimento. La lettura è di impronta romantica ma con una grande attenzione alle dinamiche ed ai colori orchestrali. Il Maestro milanese, che in questo repertorio si muove come nel suo ambiente naturale, dirige tutto a memoria, plasmando l’orchestra con minimi accenni, cesellandone le sfumature e quasi respirando con lei, al punto che in più occasioni lo si è percepito cantare la melodia, tale era la sua partecipazione.
La Mahler Chamber Orchestra si caratterizza per un suono nitido, corposo. Le singole sezioni, che spesso si esibiscono anche separatamente in concerti cameristici, sono ineccepibili ed il risultato, complice la lunga frequentazione con Gatti, è stato straordinario.

Un concerto applauditissimo, entusiasmante, che ha visto un pubblico partecipe tributare un successo incondizionato.