
Classe intatta per il tenore tedesco, ma la serata resta in chiaro scuro
Jonas Kaufmann arriva in Arena per una sera, con un galà operistico a lui dedicato. Affiancato dal soprano Marina Rebeka e dal direttore Jochen Rieder, il tenore tedesco presenta un programma dedicato a Wagner e Puccini.
Le cose migliori le sentiamo nella prima parte, interamente dedicata a Richard Wagner, con la sinfonia dai Maestri Cantori di Norimberga, seguita dall’aria di Walther von Stolzing dalla medesima opera: “Morgenlich leuchtend im rosigen Schein”. Si passa poi all’aria di Elisabeth dal Tannhäuser, interpretata da Marina Rebeka, per concluder il breve primo tempo con l’intermezzo sinfonico del Lohengrin, seguito dalla celeberrima “Im fernen Land”.
Sicuramente più a suo agio nello stile e nella vocalità wagneriana, Kaufmann convince per interpretazione e modulazione delle arie, con splendidi acuti filati, in particolare sul crescendo di “Alljährlich naht vom Himmel eine Taube”, dove stile e gusto risultano vincenti e inarrivabili. La voce però a tratti risulta opaca e il volume tutt’altro che impressionante, soprattutto se messo a confronto con la brava Marina Rebeka, che di voce ne ha da vendere, convincendo senza riserve nella sua aria dal Tannhäuser.
La seconda parte è tutta dedicata a Puccini, con un programma ufficiale molto breve (Butterfly e Manon), seguito poi da numerosi bis. La classe dell’interprete è intatta, l’intelligenza nel piegare l’interpretazione alle esigenze di una vocalità più prudente anche. Nell’insieme tuttavia il tenore tedesco non è certo nelle migliori delle serate e porta tutto a casa con grande esperienza e parsimonia. Sempre impietoso il confronto con la sicurezza e il profluvio vocale della Rebeka, che riceve molti applausi per “Vissi d’Arte” e per il Walzer di Musetta.
Galeotto poi l’ultimo bis con l’immancabile “Nessun dorma”, con tanto di defaillance nell’acuto finale. Kaufmann è una volpe da palcoscenico e chiede simpaticamente scusa al pubblico, che gli regala molti applausi di stima. Bis finale con “Volare”.
Arena quasi piena e molti applausi per tutti.
Raffaello Malesci (Domenica 3 Agosto 2025)