Tappa di prestigio per il 30th Anniversary Tour
Banditi brusii e colpi di tosse, nonché foto e riprese di nessun tipo, e chi lo segue lo sa benissimo dopo le recenti vicissitudini col pubblico dell’Umbria Jazz Festival, anche sulla riviera gardesana si è creata una vigilia di concerto dai toni ossequiosi e quasi reverenziali per la star americana.
Ma il fascino del Lago e il successo del Festival a livello internazionale , hanno fatto capitolare anche i capricci del geniale musicista, regalandoci una serata-evento da incorniciare con la frase “io c’ero” e nonostante i prezzi, poco democratici, un Vittoriale gremito in tutta la sua disponibilità, saluta l’entrata dei tre funamboli artisti con un vigoroso applauso, stemperando l’invisibile tensione dell’attesa.
Solo piano, contrabbasso e batteria sulla pietra dell’anfiteatro del Vittoriale, come scenografia i riflessi sull’acqua lacustre della luna a dare il benvenuto ai Maestri che fanno buona musica, raffinata, talvolta drammatica, talvolta estatica, visceralmente sofferta, come pochi sulla Terra sanno fare.
Un’atmosfera sospesa tra partiture soffici e fughe più movimentate, assorbite, come un effetto spugna, da un pubblico silenzioso e concentrato.
In due ore di concerto vengono proposti i maggiori successi del trio americano, estrapolati dall’ultimo disco live registrato a Lucerna.
Una straordinaria lezione musicale a base di genio ed improvvisazione, dipanata attraverso il Verbo di un pianoforte magico e immortale.
Silenzio, suona Keith Jarrett, ma la luna si sa, non fa rumore.
Severino Boschetti 21 Luglio 2013
Luna, lago e il lunatico compositore al cospetto di un pubblico ovattato e timoroso all’anfiteatro dannunziano domenica 21 luglio, in trepidante attesa che finalmente la luna si specchiasse nel lago e che il genio, un po’ permaloso, della musica jazz Keith Jarrett, insieme ai suoi compagni Gary Peacock, e Jack Dejohnette dessero l’inizio all’atteso evento della rassegna Tener-A-Mente in quel di Gardone Riviera.