Recensioni - Cultura e musica

La “Signora” della canzone

La sempre affascinante Ute lemper conquista il pubblico di Modena con il suo ultimo spettacolo.

Assistere ad un recital di Ute Lemper significa sostanzialmente tuffarsi nel grande repertorio della canzone d’autore di ogni tempo e d’ogni paese. La sua impeccabile padronanza di tedesco, inglese e francese (purtroppo all’italiano è concesso solo un titolo) le consente non solo di spaziare all’interno del repertorio internazionale, ma anche di gestire con estrema naturalezza il dialogo con il pubblico, passando disinvoltamente da una lingua all’altra chiacchierando amabilmente.

Ute Lemper si è presentata con i suoi musicisti al teatro Comunale Luciano Pavarotti incantando il pubblico sia per le sue doti vocali e di interprete, ma anche per la sua verve e il simpatico modo di raccontare il percorso cronologico del concerto in un grammelot misto di inglese e francese con cui la cantante berlinese ha dimostrato che quando si ha comunicativa la lingua non è mai un ostacolo.
In questo nuovo spettacolo, che prende il nome dalla sua ultima uscita discografica: “Between yesterday and Tomorrow”, la Lemper alterna gli autori che ormai fanno parte del suo (e per alcuni versi anche del nostro) DNA, ovvero Kurt Weill, Leo Ferré, Jacques Brel, alle ultime composizioni di stampo più jazzistico che la vedono anche in veste di autrice. 
Il recital è lo splendore di una voce educatissima e plasmata alle finezze della canzone d’autore sia essa tedesca oppure francese. La Lemper con questo suo nuovo lavoro ci porta infatti in un viaggio nel tempo e negli stili della grande musica colta europea. Si tratta di un viaggio fra luoghi e sensazioni, ma anche di un viaggio nei sentimenti e nella memoria che la Lemper sa donare.
Il pubblico del comunale è rimasto letteralmente incantato regalando all’artista tedesca un’ovazione di applausi.

Raffaello Malesci 9 aprile 2009