Dopo 15 anni dall'ultima perfomance in terra italiana l'eclettico talento di Los Angeles apre la rassegna del Vittoriale con un tutto esaurito

Eh sì, l'undicesima edizione del Tener-a-mente Festival nell'anfiteatro gardesano è partita col botto, con il più atteso degli artisti dopo il rinvio (20-21) causa pandemia mondiale. Ovviamente tanti altri artisti di calibro nel ricco cartellone estivo ma l'attesa febbrile per BECK sicuramente la più sofferta e i biglietti andati subito a ruba in pochi giorni ne è la prova.
Sono passati quasi trent'anni dal primo successo mondiale (LOSER 1994) ma il geniale artista californiano con piglio camaleontico ha sempre cavalcato con maestria l'onda delle mode (re) inventandosi ad ogni nuovo disco.

Alle 21.30 puntualmente scende i pochi gradini del palco vista lago in un impeccabile completo bianco, saluta con un ciao il pubblico entusiasta, piccola pausa volgendo il capo verso il lago ed esordisce con.... abbiamo fatto tanti concerti in tutta Europa ma un luogo così incredibile... mai visto, viene voglia di non andare più via... siete fortunati!!! È vero che i cantanti che si sono esibiti al Vittoriale lo hanno detto quasi tutti ma sentirlo dire da BECK è un'altra cosa.

Una scaletta per il concerto da brivido (30 brani) ripescando pezzi da tutta la sua ricchissima produzione, una fantasmagorica playlist mixata in diretta live come un dj euforico che si diverte a spaziare dal pop al rock, con incursioni funk tipiche degli anni settanta. Elegante in versione acustica, scatenato con i pezzi suonati con la band composta da quattro elementi.
HIPERSPACE, è l'ultimo suo futuristico album con collaborazioni di alto livello come Pharrell Williams & Chris Martin e già acclamato come capolavoro dalla critica, destinato a vincere premi e riconoscimenti, oltre ai tanti già accumulati nella sua lunga carriera artistica.

Unica data italiana il concerto al Vittoriale, proiettando di diritto il Tener-a-mente Festival di Gardone Riviera tra gli appuntamenti musicali più prestigiosi al mondo. Ha ragione BECK nel dire che siamo fortunati ad avere un luogo così incredibile dove, bravi organizzatori, richiamano artisti da tutto il mondo capaci di regalarci momenti indimenticabili.
Trenta canzoni, alcune da ballare come l'omaggio ai Gorillaz, altre su cui fantasticare ma è con "Golden age" che BECK ci ha fatto venire i brividi nonostante l'afa di una notte di mezza estate gardesana.

Poliedrico, eclettico, geniale... senza confini!!!