Recensioni - Cultura e musica

MARIO BRUNELLO. Ovvero il violoncello.

Non ha bisogno di presentazioni il maestro Brunello, violoncellista eclettico che spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. E la parola Maestro ben gli si addice quando nell’introdurre il concerto ci fa una piccola lezione sullo strumento, sul periodo a cui risale, e su come J.S. Bach fu il primo compositore a creare delle musiche per solo violoncello: le suite.

E qui continua con l’illustrarci la struttura delle suite che permette quindi di introdurre l’inizio del programma del concerto. Infatti, benché il tema del festival sia il Dubbio, il maestro ci porta invece in viaggio. Da qualsiasi angolazione si voglia guardarlo è un viaggio: temporale perché il programma spazia dal 1700 alla seconda metà del 1900, geografico perché tocchiamo l’Austria, la Spagna e la Polonia e stilistico perché non può essere diversamente.
Il viaggio inizia con la Suite n. 1 di J.S. Bach (1685-1750) in tutti e sei i movimenti, e il tempo si ferma, l’esecuzione mette l’aria in sospensione e la maestria richiesta dal brano si fa evidente, almeno per quel pubblico che è attento e presente – non tutto purtroppo, molto brusio è presente e questo è una mancanza assoluta di rispetto, ci tratteniamo a stento dal riprendere chi disturba. Successivamente ci trasferiamo in Spagna per ascoltare la Suite per violoncello di Gaspar Cassadò (1897 – 1966) per infine approdare in Polonia per la Sonata n.1 per violoncello solo di Mieczyslaw Weinberg (1919 – 1996) dai colori e dagli accenti particolari, ma interessanti. Il viaggio ci ha permesso di osservare differenti espressioni musicali, ma personalmente, ho trovato Cassadò il meno interessante.
Per il bis torniamo a J.S. Bach e ad una escursione nel mondo contemporaneo
Malgrado la piccola pecca organizzativa - il programma non era disponibile all’arrivo, lo abbiamo potuto recuperare solo alla fine del concerto – l’introduzione fatta dal Maestro ci ha permesso di godere appieno di questo concerto e soprattutto della generosità di Mario Brunello, amico di vecchia data del Festival dato che fu il primo artista ad esibirsi nel primo concerto della prima edizione del Festival Le X Giornate.
Valeria Bisoni 21  Settembre 2016