Recensioni - Cultura e musica

MISURA E SOBRIETA’ PER LA CZECH PHILARMONIC AL SETTEMBRE DELL’ACCADEMIA

Lezione di misura e di stile per un repertorio molto conosciuto

Il programma scelto per il concerto del 19 settembre nell’ambito della XXIII edizione de Il Settembre dell’Accademia presso il Teatro Filarmonico di Verona,  accoglie brani conosciuti anche dai meno esperti. 
Iniziamo con La Moldava, in assoluto il poema più conosciuto dell’autore ceco Bedřich Smetana. Il maestro Jiřì Bělohlávek dirige l’insieme dei musicisti in una esecuzione che ha il sapore della misura. Nessuna autocelebrazione, nessun eccesso, nessuna sbavatura, ma una esecuzione rispettosa e armoniosa che fa sentire l’affiatamento di questa orchestra e una lucidità rara.

Il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 Op. 23 di Pëtr Il’c Čajkovskij vede al pianoforte Behzod Abduraimov, vincitore del London International Piano Competition. Ci colpisce il primo movimento per la fluidità dell’orchestra in contrasto con il suono quasi scandito del pianoforte. L’ascolto prosegue e consente di godere dell’intesa perfetta delle singole sezioni dell’orchestra, archi in primis,  in totale sintonia con l’intensità del pianoforte. Lo scroscio finale degli applausi alla fine della prima parte del concerto sottolinea la soddisfazione del pubblico del Filarmonico. Abduraimov ci concede un bis, che sottolinea ulteriormente la sua maestria.
La seconda parte del programma è Antonìn Dvořák con la “Sinfonia n. 9 in Mi minore Op. 95 “Dal Nuovo Mondo”. Altra melodia molto nota di un altro autore nazionale. Anche qui il taglio dato da Bělohlávek è molto misurato e senza sbavature, che ci permettere ancora una volta di apprezzare la Czech Philarmonic che suona con una armonia rara. Sincronie, pizzicati, unisono degli strumenti, corni maestosi e ampi, violini che assumono quasi il suono di flauti, la cui progressione quasi mette in secondo piano i fiati che pur sono precisi e nitidi.
Ci viene concesso un brano di Smetana quale bis il cui parossismo finale è perfetto e coinvolgente. Gli applausi sono generosi per un esecuzione gradevole e di pregio.

Valeria Bisoni 23 Settembre 2014