Recensioni - Cultura e musica

Milk

Una storia vera narrata con emozione e razionalità. Qualcosa è cambiato…ma non molto.

Un film di Gus Van Sant.
Con Sean Penn, Emile Hirsch, Josh Brolin, Diego Luna, James Franco, Alison Pill, Victor Garber, Denis O'Hare, Joseph Cross, Stephen Spinella, Lucas Grabeel, Brandon Boyce, Zvi Howard Rosenman, Kelvin Yu, Jeff Koons, Ted Jan Roberts, Robert Boyd Holbrook, Frank Robinson, Allan Baird, Tom Ammiano, Carol Ruth Silver, Hope Goblirsch, Steven Wiig, Ashlee Temple, Wendy King, Kelvin Han Yee, Robert Chimento.
Genere Biografico, colore 128 minuti. - Produzione USA 2008. –

Agli inizi degli anni ’70 Harvey Milk  si trasferì con il suo compagno Harvey Scott nel quartiere Castro di San Francisco e aprì un negozio di fotografia, che divenne un luogo di aggregazione di gay e non, persone che contrastavano la definizione bigotta e perbenista data alla città, ovvero “Sodoma sull’oceano”. Milk, che era laureato in matematica e agente assicurativo, divenne anche attivista politico dichiaratamente gay, e si candidò per la carica di consigliere comunale della città, che ottenne dopo alcune sconfitte.
La destra più reazionaria e bigotta, capitanata da Anita Bryant, lo contrastava con determinazione e livore. E Milk, promotore della storica ordinanza sui diritti dei gay e vincitore sulla Proposition 6, che voleva bandire gli omosessuali dall'insegnamento nelle scuole pubbliche della California, verrà assassinato nel novembre 1978 dall’ ex consigliere Dan White, che ucciderà anche il sindaco Moscone, reo di averlo escluso dal consiglio. Uscirà dopo cinque anni di prigione per poi suicidarsi. Trentamila persone marceranno da Castro al Municipio di San Francisco in una veglia pacifica.
Gus Van Sant alterna la biografia recitata con immagini dell’epoca, riuscendo a mantenere il necessario distacco senza diventare freddo, in un montaggio magistrale, supportato da una bellissima fotografia.  E l’interpretazione di Sean Penn in un ruolo così difficile è veramente un gioiello, esempio di equilibrio e maturità umana e professionale, con ogni sfumatura ottenuta e mai esibita, davvero meritevole dell’Oscar per cui è in lizza. 
Viene da chiedersi, però, che ne sia stato delle battaglie di Harvey Milk, se la California, stato “liberal” per eccellenza, ha ritirato con un referendum il diritto al matrimonio fra persone dello stesso sesso.
Ma siamo nell’era Obama, il cui capo del personale, John Berry, è gay, e il presidente ha detto, nel discorso di insediamento, “abbiamo scelto la speranza alla paura”, filo diretto con le parole di Milk “senza la speranza la vita non vale la pena d’essere vissuta”. Le nuove premesse ci sono, e forse Harvey Milk non ha lottato invano.  

Elena Bettinetti