Recensioni - Cultura e musica

Monte San Giusto: Notte d'Opera

Giunge alla settima edizione il concerto lirico Notte d'opera, nato dalla sinergia tra il Comune di Monte San Giusto e l’Associazione Sferisterio di Macerata

In scena alcuni cantanti, protagonisti della stagione in Arena, come Ruth Iniesta, Ivan Magrì, Alberto Comes, accompagnati al pianoforte da Claudia Foresi che con professionalità ha saputo sempre tenere il giusto equilibrio con le voci.

Dopo un'eclettica "Marcia trionfale" dall'Aida di Verdi eseguita sul terrazzo di una casa sulla piazza del paese, Marco Vinco, il nuovo direttore artistico del Macerata Opera Festiva, ha introdotto la serata. L’ensemble di dieci musicisti "Salvadei Brass-Ottoni all'op(e)ra" ha eseguito la sinfonia del Nabucco, operazione non facile vista la complessità. Si prosegue con Verdi e la prima voce ad esibirsi è quella del basso Alberto Comes con l'aria "Come dal ciel precipita" dal Macbeth, cantata con voce profonda, potente e con la giusta cupezza.

Il tenore Ivan Magrì con "La donna è mobile" conquista il pubblico con squillo spavaldo e ben proiettato. Il soprano Ruth Iniesta ci regala delicatezza ed eleganza con "O mio babbino caro" dal Gianni Schicchi di Puccini. La "Carmen suite" con la Salvadei Brass-Ottoni ci porta a "Votre Toast", l'aria di Escamillo che Alberto Comes tratteggia con grande sicurezza. Ruth Iniesta ci presenta un classico del suo repertorio, "È strano!.. Sempre libera" dalla celeberrima Traviata. Esecuzione impeccabile, con fluide agilità e il centrato mi bemolle finale. Ivan Magrì canta l'addio alla vita di Cavaradossi in Tosca con "E lucevan le stelle".

Non può mancare Rossini, ci pensa Alberto Comes con "La calunnia è un venticello" dal Barbiere di Siviglia. "O soave fanciulla" è il duetto d'amore della Bohème dove Iniesta e Magrì trovano un bel feeling. Le note oscure del "Preludio" di Rigoletto aprono la strada al finale. Prima il valzer di Musetta "Quando m'en vo" (ancora dalla Bohème) con la sempre brava Ruth Iniesta e poi l'immancabile "Nessun dorma" dalla Turandot, dove Ivan Magrì dimostra mestiere, pur non essendo Puccini il suo repertorio ideale.

Andrea Pistolesi (Baritono, artista del coro lirico Bellini e da sempre instancabile organizzatore della serata) ci regala una gradita sorpresa, la cabaletta "Si, vendetta, tremenda vendetta" del Rigoletto, cantata con grande emozione in coppia con l'esplosiva Ruth Iniesta.

Ma il momento dei saluti, con tutti gli artisti sul palco, è sempre con un "Brindisi", ovviamente dalla Traviata di Verdi.

Una serata con la grande lirica, dove il numeroso pubblico presente è rimasto affascinato dalla bellezza di queste melodie immortali.

Marco Sonaglia (Piazza Aldo Moro-Monte San Giusto 5 agosto 2025)