Recensioni - Cultura e musica

Mozart, la semplicità del genio

Giovedì 10 Maggio, per la prima volta al Teatro Sociale, si è svolto il secondo concerto del Festival Pianistico Internazionale di...

Giovedì 10 Maggio, per la prima volta al Teatro Sociale, si è svolto il secondo concerto del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo Arturo Benedetti Michelangeli con un programma in gran parte dedicato a Mozart. Ospite illustre nelle vesti di pianista e direttore lo statunitense Murray Perahia insieme alla prestigiosa compagine orchestrale inglese dell’”Academy of St Martin-in-the-Fields”. In programma l’Overture dall’opera “Alcina” di Georg Friederich Haendel, il Concerto per pianoforte e orchestra in Do KV 503 di Wolfgang Amadeus Mozart, il Concerto in Re BWV1054 di Johann Sebastian Bach e la Sinfonia in Re KV 504 “di Praga” sempre di Mozart.

Indubbiamente i pezzi forti del concerto erano le esecuzioni delle due opere di Mozart anche se il concerto di Bach è stato ben eseguito e applaudito calorosamente dal pubblico. La prima parte si concludeva con il concerto mozartiano per pianoforte e orchestra in cui Murray Perahia ha confermato la fama di essere uno dei migliori pianisti in circolazione riuscendo con un tocco lieve ed ispirato a far risaltare le semplici e per questo geniali melodie mozartiane, senza rinunciare a giocare sul contrappunto e sul pieno orchestrale quando serviva. Il concerto KV 503, non fra i più noti, brilla appunto per la chiarezza delle melodie, per la pura gioia dell’invenzione musicale, unita ad una sapiente orchestrazione non scevra, come tutta la musica del genio salisburghese, da echi ombrosi e talvolta cupi. Ascoltando questo concerto non può non venire in mente il compianto Karl Boehm che, già ottuagenario ma ancora attivissimo direttore d’orchestra, soleva ricordare come la musica di Mozart lo faceva tornare eternamente bambino grazie alla sua geniale semplicità.

Il concerto si concludeva nella seconda parte con una splendida esecuzione della sinfonia detta “di Praga” diretta dallo stesso Murray Perahia con un’intensità che puntava particolarmente ad esaltare il comparto dei legni, la cui impostazione in questa sinfonia rimanda ad alcune delle parti più cupe del mozartiano Don Giovanni. Ottima l’esecuzione dell’Orchestra londinese, compagine fra le più prestigiose al mondo che, mi sembra doveroso ricordarlo vista la situazione italiana, non riceve fondi dal governo inglese ma si finanzia unicamente con la sua attività artistica. L’orchestra, brillante e precisa in ogni settore, ha dato il meglio di sé proprio nel repertorio mozartiano.

Il pubblico ha decretato un vivo successo a tutti gli interpreti con diverse chiamate a proscenio sia per l’orchestra che per Murray Perahia. Nel corso della serata è inoltre stato dato l’annuncio che il festival di Brescia e Bergamo è stato incluso nella Tournée del prossimo anno dei Berliner Philarmoniker con Claudio Abbado. La prestigiosa orchestra tedesca sarà pertanto a Brescia, si spera nel rinnovato Teatro Grande, il 9 Maggio del 2002.

R. Malesci
(10 Maggio 2001)