Recensioni - Cultura e musica

Nabucco in perfetto stile areniano

Esecuzione di prim’ordine per l’ultima replica della stagione

L’ultima rappresentazione areniana di Nabucco, magnificamente diretta dal Maestro Julian Kovatchev che si è guadagnato un meritato “Bravo Maestro!” immediatamente dopo l’ouverture, è stata davvero molto apprezzata dal pubblico. Il ritmo iniziale è stato mantenuto per tutta la serata rinvigorito dai celeberrimi cori verdiani. L’allestimento scenografico proposto da Rinaldo Olivieri è essenziale, ma ben ideato e dal sapore vagamente piacentiniano rendendo perfettamente fruibile il canto nei diversi quadri.

L’opera verdiana non dà tempo allo spettatore di perdersi dietro ai suoi pensieri e l’ouverture immerge subito nel ritmo della vicenda. La lettura dell’opera è piuttosto tradizionale e i temi romantici di amore, morte, storia e soprattutto quello del legame con la patria sono fortemente marcati. Il coro iniziale “Gli arredi festivi”, è stato davvero trascinante e coinvolgente per il pathos trasmesso ed ha subito fatto capire quale era la cifra stilistica dell’esecuzione. Le entrate e le uscite degli eserciti sono state sempre uno spettacolo nello spettacolo e i costumi tutti fantasiosi e di buon gusto; le torce accese in quota o in scena hanno contribuito a rendere ancor più suggestivo il clima della serata.
Bravissimi tutti i cantanti e a dir poco superba Anna Pirozzi nel ruolo di Abigalle; il conflitto umano della sua vicenda drammatica viene trasformato in una musica che fa vibrare profondamente le corde del cuore e i suoi filati sono stati sempre perfetti. Nel secondo atto gli applausi sono tutti per lei: l’estensione vocale della Pirozzi è impressionante e le sue grandi capacità comunicative la rendono certamente un’artista dal temperamento sanguigno che perfettamente si addice al ruolo. Eccezionale anche la preghiera di Zaccaria, Vitalij Kowaliow, che ha commosso gli animi con sonorità inusuali per il repertorio verdiano. Sebastian Catana che vestiva i panni di Nabucco è stata la voce della perfetta sintesi areniana-verdiana: potente e coinvolgente a tal punto da incarnare la magnificenza regale.
Il celebre coro di Va’ Pensiero è stato bissato a gran richiesta sotto lo sguardo attento della luna che osservava silenziosa dall’alto una delle più belle opere che vengono rappresentate in Arena.


Sonia Baccinelli  1 settembre 2015