Recensioni - Cultura e musica

Non convince appieno "Scugnizza" al Vittoriale

Nel corso della stagione di spettacoli il Teatro del Vittoriale di Gardone ha proposto Scugnizza, operetta in due atti con la comp...

Nel corso della stagione di spettacoli il Teatro del Vittoriale di Gardone ha proposto Scugnizza, operetta in due atti con la compagnia “La Nuova Operetta”. La regia è firmata da Nadia Furlon, protagonista di questa operetta e delle altre quattro in programma per il mese di agosto nelle medesimo teatro.
La scena si apre con la vivace tarantella, tratta dal III atto del balleto Napoli, che cala immediatamente lo spettatore nell’atmosfera vivace della città campana dove troviamo il miliardario Toby Gutter, interpretato dal Corrado Olmi, sua figlia Gaby, interpretata da Montserrat Sanromà e il suo segretario, il divertente Mr Chic, interpretato splendidamente da Gianni Versino.
Mr Toby resta affascinato dagli scugnizzi e decide di sposare Salomè per portarla con sé in America. La ragazza lo prende in giro dicendogli che un’astrologa le ha predetto, rivelandone il nome, chi sarà il suo prossimo marito naturalamente dopo Mr Toby stesso. Salomè allora indica l’ignaro Mr Chic e dice che il tutto si verificherà entro due anni compreso il periodo di vedovanza! Interviene allora la zia della ragazza, Mamma Grazia (Floriana Sicari) a tranquillizzare il ricco texano. Intanto Salomè viene presa in giro dalle amiche perché sposa un vecchio e Totò (Alessandro Dimasi), che solo alla fine si dichiarerà alla ragazza che ama da tempo, le dice che lei non riuscirà mai a scordare il cielo, il mare e il sole di Napoli.

Il secondo atto si apre con tutti gli interpreti vestiti elegantemente per il matrimonio tra il miliardario texano e Salomè che in seguito appare in abito da sposa. Molto divertente la scena tra Mr Chic e Mamma Grazia riguardo alle spiegazioni che devono essere date alla giovane moglie per la prima notte di nozze.
Sentendo di essere sul punto di perdere Salomè, Totò si dichiara all’amata e Mr Toby, molto elegantemente, cerca allora di far quadrare il gioco delle coppie sposando Mamma Grazia.

Tra gli interpreti si sono senz’altro distinti Montserrat Sanromà e Gianni Versino, la prima per le buone doti interpretative e canore ed il secondo per la divertente interpretazione offerta al pubblico.
L’orchestra, composta da 11 elementi, è stata ben diretta dal Maestro da Pierangelo Gelmini. Le coreografie di Carla Perotti e l’intero corpo di ballo sono decisamente il punto debole di questo spettacolo per la scarsità di elaborazione coreografica da parte della prima e per l’assoluta mancanza di tecnica degli interpreti.

Sonia Baccinelli