Recensioni - Cultura e musica

PERFEZIONE E FINEZZE MUSICALI PER IL LIVE DI PAOLO CONTE

Poesia e musica in un ensemble degno di nota in uno splendido concerto al Vittoriale

"Qui, tutto il meglio è già qui, non ci sono parole per spiegare ed intuire e capire (...) e se mai ricordare tanto".
Per il ciclo "tener-a-mente" in corso presso il Vittoriale degli Italiani, il concerto di Paolo Conte, tenutosi il 28 luglio 2012, può esser benissimo descritto cosi, con le stesse parole dell'autore tratte dal brano "Madeleine".

All'ormai nota ed eccellente capacità oratoria dell'Avvocato, in auge più che meritatamente da oltre un trentennio, riconosciuta in ambito nazionale quanto internazionale - tanto che per l'occasione gli è stato conferito il secondo premio "Il Vittoriale" oltre che, solo per citare l'anno in corso, la massima onorificenza francese, la Grande medaille de Vermeil - vanno aggiunte senz'altro le altre peculiarità per cui è noto l'Artista: la sua sempre spiccata sottile "irriverenza", i suoi testi scritti a guisa di immagini come fossero fermi immagine passeggeri e fluttuanti su una realtà che circonda ognuno di noi, ma che il poeta riesce a guardare, riferire, descrivere, aggregare fra loro, per portare l'ascoltatore in un mondo sì tangibile e conosciuto ma anche più astratto, colorato, delineato e magico di come appare all'occhio ormai distaccato e poco sognatore della società che non trova il tempo di soffermarsi sulla "splendida" realtà che la circonda.
Immagini per un poeta assimilate dallo stesso, riunite a crearne una storia e trasferite al pubblico tramite l'ausilio dell'inconfondibile voce, della perfezione musicale e della levatura tecnica ed esecutiva sua e dell'orchestra composta da dieci elementi.
 L'Orchestra, nella quale ogni singolo elemento - per poter creare quella "magia" di cui si parlava poco fa - si diverte a cambiare lo strumento suonato (un esempio l'eccezionale batterista che suona poi lo xilofono) per ricercare e trasportare costantemente il pubblico a nuove sonorità, ritmi e "ambientazioni" all'interno di brani nuovi quanto datati, ha permesso di assistere ad un live "fresco", ricercato, impeccabile sotto ogni punto di vista.
Ampiamente soddisfatto, per gli innumerevoli motivi summenzionati e per tutto il contesto creatosi, il pubblico da sold-out che ha gioito ed è stato appagato da una serata di splendido jazz "nostrano".
 
Fabio Torosani 28/07/2012