Recensioni - Cultura e musica

Passione fotografia di scena per Giorgia Bisanti

Scopriamo la fotografia di scena con Giorgia Bisanti

Iniziamo la nostra intervista con una domanda, che mi sorge spontanea:

“Ciao Giorgia, vuoi raccontarmi dove e quando nasce la tua passione per la fotografia?”

Giorgia Bisanti: - “Ciao Raffaella, grazie per avermi invitato a fare questa intervista. La mia passione per la fotografia nasce da piccola ma non so dirti precisamente quando. Sfogliando tra gli album di famiglia ho trovato delle foto risalenti alle scuole elementari in cui avevo una fotocamera giocattolo appesa al collo, ricordo vagamente che la portavo con me alle gite, poi verso i sedici anni mi fu regalata una fotocamera Fujifilm ibrida, un misto tra compatta e reflex, e da lì non mi sono mai più separata dalla macchina fotografica. La portavo con me soprattutto nei viaggi, non mi piaceva l’idea di vedere dei luoghi, delle persone per poco tempo e poi lasciarli andare. Credo che l’idea della fugacità delle cose e del tempo mi spaventava e per questo mi sono avvicinata alla fotografia, un mezzo che ti dà la possibilità (o l’illusone) di trattenere dei momenti, di creare dei ricordi.”

Son rimasta colpita dalle tue ultime parole perché tendo a fotografare molti luoghi, volti proprio per rievocare un momento, che rivedendolo possa riportarmi a quell’emozione! Intanto continuiamo la nostra chiacchierata con un’altra domanda:

“Mi descrivi i momenti salienti del tuo percorso artistico – fotografico?”

Giorgia Bisanti: - “Sicuramente da quando ho deciso di intraprendere un percorso di studi dedicato alla fotografia (mi sono laureata in fotografia come linguaggio d’arte all’Accademia di Belle Arti di Napoli) il mio percorso artistico e professionale ha preso una direzione più seria e consapevole. Le volte in cui ho avuto modo di esporre le mie fotografie le considero fondamentali per la mia crescita perché mi hanno dato la possibilità di confrontarmi con tante persone ed è in quei momenti che capisci ancora di più se sei riuscito a comunicare ciò che volevi e dove stai andando. Anche le esperienze professionali sono state essenziali per la mia formazione e la mia crescita. Fotografare il teatro mi ha fatto innamorare della fotografia sotto un’altra luce. Seguire uno spettacolo, dalle fasi di preparazione alla messa in scena, significa immergersi in un nuovo mondo, fatto di persone e personaggi, emozioni, suggestioni, parole, costumi, luci. Tante forme d’arte diverse convergono per la realizzazione di un unico scopo, è davvero incredibile. Ho avuto la fortuna di seguire tante compagnie tra il 2019 e inizio 2020, prendendo parte al processo creativo di numerosi spettacoli, di cui l’ultimo è stata la messa in scena ridotta dell’opera multimediale “Grammeloth” di Maurizio Elettrico. Ora è più di un anno che il settore teatrale è fermo e con esso sono stati messi in stand-by i sogni di tutti noi che ne facciamo parte. È una situazione drammatica e spero che vengano presto fatti dei passi in avanti per riprendere tutte le attività di spettacolo dal vivo.”

Ho avuto modo di vedere, le foto che hai realizzato per le tante compagnie tra il 2019 e inizio 2020 mi ha colpito la bellezza dei luoghi ma soprattutto le luci, emozioni, passione che trasmetti in ogni singolo scatto riesci a catapultare il pubblico in quel magico mondo del teatro. Meraviglioso, anche tu fai parte del cast artistico dell’Opera Multimediale “Grammeloth” di Maurizio Elettrico possiamo definirla officina creativa e soprattutto giovanile. Procediamo con queste altre domande:

“Attraverso la tua fotografia cosa vuoi trasmettere? E perché? Di solito a cosa ti ispiri?”

Giorgia Bisanti: “Per quanto mi riguarda, con la fotografia cerco di raccontare una verità: sia che si trova dentro me o che scorgo attraverso le cose che mi circondano. Cerco di captare delle emozioni, delle sensazioni e restituirle attraverso le immagini. Il perché è semplicemente che sono una persona curiosa, che si fa tante domande, che indaga sul senso delle cose e “approfitta” della fotografia per farlo. Riguardo l’ispirazione…sicuramente prendo tanti riferimenti da fotografi ed artisti contemporanei o del passato, ma l’ispirazione vera e propria arriva dalle cose che mi succedono nella vita di tutti i giorni.”

Parola d’ordine: CURIOSITÀ!

Parlando, parlando sto scoprendo che abbiamo moltissime cose in comune tra queste il settore teatrale:

“Parlami della fotografia teatrale e del tuo approccio.”

Giorgia Bisanti: - “Come ti accennavo prima per me fare fotografia teatrale non significa solamente scattare le fotografie di scena, ma seguire tutto il processo creativo che concorre alla realizzazione dello spettacolo. È chiaro che non sempre c’è questa disponibilità e che per fare ciò bisogna avere molta fiducia da parte del regista e degli attori, ma aver avuto la possibilità di sperimentare questo approccio soprattutto all’inizio del mio percorso nella fotografia teatrale è stato fondamentale per capire cosa mi interessa davvero di questo mondo. In alcuni casi esistono laboratori dove la fase di studio e sperimentazione è più importante dello spettacolo stesso e dove succedono delle cose davvero interessanti. Come fotografa mi stimola davvero tanto raccontare questo tipo di situazioni. In ogni caso anche per le compagnie teatrali è importante oggigiorno comunicare ciò che fanno al di là dello spettacolo che devono promuovere. Gli spettatori di oggi sono sempre più interessati al backstage, vogliono vedere con i propri occhi cosa si nasconde dietro la messa in scena di un’opera, come si costruisce il racconto che andranno a vedere, la fotografia è un linguaggio immediato in questo senso; dà l’opportunità di creare una documentazione, più suggestiva o meno, di tutto un processo lavorativo. In più dà modo di avvicinare il mondo del teatro ai più giovani attraverso la condivisione delle immagini sui social, e di spostare quella concezione del teatro come luogo elitario o “trapassato” a luogo contemporaneo, dove persone come me e te lavorano affinché qualcosa di magico possano accadere sul palcoscenico.”

Mi piace il tuo modo di come vivi il teatro. Purtroppo la nostra chiacchierata è giunta al termine e ci lasciamo con quest’ultima domanda:

“Quali sono i tuoi progetti futuri?”

Giorgia Bisanti: - “È davvero difficile parlare di futuro in questi tempi per persone che come me lavorano in campo creativo ed artistico. Il mio lavoro è fatto al 90% di relazioni umane, andando a mancare quelle si sono fermate tante attività e non so quando potranno ripartire e se effettivamente saranno le stesse di prima. Allo stesso tempo però questo periodo è stato anche rigenerativo, mi sono concentrata molto sulla mia ricerca artistica e sto imparando a conoscere meglio me stessa e sono sicura che quello che ho appreso mi aiuterà nel futuro.”

Ritorneremo più sinceri, autentici nel settore dello spettacolo dal vivo.

Giorgia ti ringrazio per avermi raccontato la tua storia e ti auguro tanto successo a molto presto!

Intervista realizzata da Raffaella Bellezza