Recensioni - Cultura e musica

Pranzo di ferragosto

Il film ha il pregio di affrontare la tematica dell’esistenza e della vecchiaia in modo ironico e profondo

PRANZO DI FERRAGOSTO

REGIA: Gianni Di Gregorio
SCENEGGIATURA: Gianni Di Gregorio
ATTORI: Valeria De Franciscis, Marina Cacciotti, Maria Calì, Grazia Cesarini Sforza, Alfonso Santagata, Luigi Marchetti, Marcello Ottolenghi, Petre Rosu, Gianni Di Gregorio                                                                                 
                                                                      


Dopo essere stato proiettato alla lodevole rassegna Venezia – Brescia, rassegna ancora in corso al Nuovo Eden e al Sociale, “Pranzo di ferragosto” è ora in programmazione al cinema Astra.
Il film è diretto e interpretato da Gianni Di Gregorio, anche sceneggiatore, oltre a questo film, di “Gomorra” insieme a Matteo Garrone, che qui compare invece in veste di produttore.
La storia si svolge nei due giorni centrali di agosto, in cui Gianni, che vive con l’anziana madre capricciosa ma dai modi aristocratici,  per far fronte ai numerosi debiti, accetta di malavoglia di prendere in custodia la mamma e la zia del suo amministratore, a cui poi si aggiunge la madre del suo medico. Mentre lui si sente prigioniero nel ruolo di cuoco e  “badante”, le anziane signore si sentono invece libere nella manifestazione dei loro desideri repressi da una quotidianità soffocante, e fra loro, dopo screzi iniziali, si instaura una sorta di complicità.
Il film, che ha il pregio di affrontare la tematica dell’esistenza e della vecchiaia in modo ironico e profondo, scorre via lieve, diretto con abilità dal regista  e supportato da un gruppo di bravissime signore e adeguati comprimari. Il retrogusto finale è però amaro, e le risate un po’ eccessive del numeroso pubblico in sala facevano pensare a un modo per esorcizzare la paura della vecchiaia, traguardo che tutti ci aspetta, a meno di non passare prima a miglior vita. 

Elena  Bettinetti  14/9/08