Recensioni - Cultura e musica

Proteste, tappeto rosso e “Inno di Mameli”

Qualche protesta. A seguire rinnovata quanto immediata corsa all’online.

Abbiamo assistito in questi giorni a numerose proteste da parte delle più svariate personalità dell’arte e della cultura contro la chiusura dei teatri e delle sale da concerto. I commenti vanno da gentili quanto inefficaci lettere aperte di grandi personalità della cultura, a inviperiti post sui social che vengono però letti da pochi addetti ai lavori.

Tempo un paio di giorni e, invece del silenzio auspicato da qualcuno, arrivano puntuali i triti programmi alternativi online.

D’altra parte il mondo è diventato globale e non si può più fuggire a Vienna come fece Mozart per non avere più a che fare con l’ingombrante Colloredo, arcivescovo della patria Salisburgo.

Non si può fuggire, il teatro, l’opera e la musica classica vivono di sovvenzioni statali.

Aspettare, sopravvivere. È l’unica alternativa.

Arriveranno tempi migliori e puntualmente tutti tireranno fuori tappeti rossi e “Inni di Mameli” come se niente fosse successo.