
A Recanati la stagione teatrale del Persiani si chiude con un concerto di musica sinfonica e il ritorno dell’orchestra Filarmonica Marchigiana
Il titolo dello spettacolo è "Il violino di Mendelssohn-Il pianoforte di Ravel" con la partecipazione di due pregevoli solisti.
In apertura uno dei capolavori dell'impressionismo musicale: "Prelude a l’apres-midi d’un faune". Il poema sinfonico (ispirato a "Il pomeriggio di un fauno" di Stéphane Mallarmé del 1876) scritto fra il 1891 e il 1894 da Claude Debussy, viene proposto nella versione per piccola orchestra di Iain Farrington. La composizione è molto moderna, di taglio quasi cinematografico, con una forma tripartita e un disegno cromatico ascendente e discendente. Il flauto solista suona il primo tema molto arabeggiante, ai legni invece è affidato il secondo tema, l'arpa e gli archi completano la scrittura musicale.
Alla guida della Form il maestro Manuel Tévar che coglie con precisione tutte le dinamiche della partitura di una composizione non proprio facile all'ascolto.
Si è proseguito con il "Concerto in sol per pianoforte e orchestra" di Maurice Ravel, che iniziò nel 1929 e finì nel 1931. Formato da tre movimenti: Allegramente (sol maggiore), Adagio assai (mi maggiore) e Presto (sol maggiore). Si possono ascoltare sia le armonie tipiche di Ravel, ma anche cadenze jazzistiche (usa persino la "Scala blues"), melodie e ritmi baschi, specialmente nei primi due movimenti con giochi orchestrali come il colpo di frusta iniziale o i rintocchi del triangolo. Il secondo movimento Invece si impone per la dolcezza del pianoforte contrappuntata dagli archi e dai cinque legni (flauto,oboe,corno inglese, clarinetto e fagotto). Al pianoforte un solista di fama internazionale come Lorenzo Di Bella, che ha mostrato la consueta classe con un'interpretazione raffinata e misurata, dove la fluidità e la morbidezza nel tocco si colgono sia nei momenti più squisitamente lirici, che in quelli più mossi.
A chiudere il programma il Concerto per violino e orchestra in mi min., Op. 64" di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Composto nel 1844, considerato il capostipite del concerto romantico (innovativa per l'epoca l'idea di fare iniziare il concerto al solista), è formato da tre movimenti: Allegro molto appassionato, Andante, Allegretto non troppo - Allegro molto vivace. Il primo e il terzo movimento si riallacciano sostenuti da un vibrante fervore, il secondo movimento è più intimo e profondo. Il giovane Asi Matathias ha sostenuto con grande sicurezza la parte del violino solista, con una tecnica solida che gli ha permesso di avere un suono cristallino nelle note più acute, velocità nei virtuosismi e il giusto pathos nelle parti di massima cantabilità.
La Form ha risposto molto bene grazie alla direzione di Tévar che ha saputo gestire solista e orchestra con la massima coesione. Numerosi applausi hanno salutato i protagonisti della serata, che indubbiamente hanno lasciato piacevoli emozioni.
Marco Sonaglia (Teatro Persiani-Recanati 16 maggio 2025)