Recensioni - Cultura e musica

Verona: Teatro Ristori sold out per Mediterranea

Calorosi applausi per la coreografia di Bigonzetti

Finalmente Mediterranea, uno dei capolavori di Bigonzetti, approda anche a Verona al teatro Ristori. Il balletto è stato coreografato nel 1993 per il balletto di Toscana per pochi danzatori scelti e rimontato in seguito, con un corpo di ballo più ampio, per il Teatro alla Scala di Milano dove il coreografo toscano è stato direttore nel 2016.

Bigonzetti ha scelto di scansionare cromaticamente il tempo scenico utilizzando solamente tre colori. Si comincia dal nero per passare poi al rosso e arrivare infine al bianco.
L'illuminazione studiata da Carlo Cerri suddivide ulteriormente gli spazi creando sapienti coni di luce, piuttosto che riquadri ben delineati sul tappeto danza, così come fioche illuminazioni di solo alcune parti del corpo in alcuni momenti rendendoli particolarmente suggestive.
Le musiche scelte sono tutte bellissime e molto trascinanti. Il collage musicale risulta assolutamente perfetto nella sua eterogeneità, spaziando da Palestrina a Mozart e musiche popolari della cultura del Mediterraneo.

L'idea del viaggio nel Mare Nostrum è quanto mai attuale in questo periodo di migranti. Le diverse culture vengono accostate senza che si percepiscano elementi di rottura, ma il tutto scorre in un perfetto fluire di musica e danza. Da note evocanti il ritmo del bolero, si passa al flamenco, per arrivare alla conosciutissima partitura di Mozart "Alla turca" ed essere avvolti infine dalla sonorità tipicamente orientale delle coste dell'Asia Minore.
Il viaggio evocato da Bigonzetti è una scoperta sempre nuova. La coreografia è stata sicuramente originalissima all'epoca della sua composizione, seppur adesso risenta in taluni punti del passare degli anni, è ancora attuale, innovativa, molto bella e ricercata. La velocità dei gesti, i momenti di adagio e quelli di allegro contrastano e si fondono in piena armonia. I momenti corali si alternano con passi e due e con assoli sempre molto curati.

Meraviglioso tutto il corpo di ballo della Daniele Cipriani Entertainment. Grande presenza scenica per Umberto Desantis nel ruolo dell'Uomo di Terra e per Francesco Moro Uomo di Mare. I giovani danzatori sono stati tutti egualmente strepitosi. La tecnica accademica di base era assolutamente ineccepibile e ha saputo modularsi sui movimenti più liberi ideati da Bigonzetti. Le linee rette, curve, i gesti ripetuti in velocità, piuttosto che i rotoli e i grandi salti sono stati eseguiti con assoluta precisione negli schemi geometrici e musicali.
Bravi anche Ilaria Grisanti e Marco Lo Presti, nel passo a due bianco, Susanna Elviretti e Valerio Polverari, nel passo a due errante. Andrea Calessi e Davide Pietroniro sono stati un cameo nella loro esecuzione del passo a due rosso.
Peccato aver avuto una sola serata.