Recensioni - Cultura e musica

Schumann romantico e dinamico

La seconda e quarta sinfonia nel programma del concerto della Mahler Chamber Orchestra diretta da Daniele Gatti al Teatro Grande

La prima parte della stagione 2019 del teatro grande di Brescia è stata inaugurata da un magnifico concerto della Mahler Chamber Orchestra, diretta da Daniele Gatti In una travolgente esecuzione della seconda e quarta sinfonia di Robert Schumann.

 

Questo concerto è un ulteriore tappa del percorso che ha visto nelle ultime stagioni il maestro milanese affrontare con l’orchestra, di cui è anche consulente artistico, alcuni degli autori fondamentali del repertorio tedesco, tra cui Beethoven, Schubert, Webern. Anche in quest’occasione Gatti ha offerto una lettura estremamente personale delle due partiture. Il suo Schumann è più che mai romantico, chiaroscurato, sbalzato, ma Il suono scivola leggero, sfrondato da quella gravità di matrice teutonica che spesso si ascolta in altre interpretazioni.

 

Importantissimo in questa lettura è il ritmo: i tempi sono sostenuti ma sempre perfettamente equilibrati, mai frettolosi. Ad esempio il secondo movimento della seconda sinfonia pulsa di vitale energia, mentre nel quarto le variazioni agogiche ne amplificano l’espressività. Ancora più compatta suona la quarta sinfonia che, secondo le prescrizioni dell’autore, viene eseguita in un’unica grande arcata, senza soluzione di continuità tra un movimento e l’altro.

La Mahler Chamber orchestra, forte del consolidato legame con il maestro, lo ha perfettamente assecondato in questa lettura tanto originale quanto coerente, rispondendo ad ogni sollecitazione dinamica senza mai perdere in nitidezza e pulizia del suono.
Calorosissima la risposta del pubblico al termine del concerto, che ha tributato applausi convinti, forse nella speranza di un bis che però non è stato concesso.

Davide Cornacchione 17 gennaio 2019