Recensioni - Cultura e musica

Standing ovation per Monteverdi e Gardiner

Magnifica esecuzione dei Vespri della Beata Vergine nel Duomo di Cremona con il Monteverdi Choir e gli English Baroque Soloistes

Iniziato nel migliore dei modi, con un allestimento di Orfeo al Ponchielli destinato a restare nella memoria di chi ha avuto la fortuna di assistervi, il festival Monteverdi 2017 si è concluso con un’altrettanto memorabile esecuzione del Vespro della Beata Vergine nel Duomo di Cremona diretta da Sir John Eliot Gardiner.


Capolavoro sacro di Monteverdi il Vespro è un’opera estremamente articolata in cui agli imponenti affreschi musicali dei “Salmi” si alternano i “Sacri concentus”, brani più raccolti di matrice cameristica.
Nonostante il tema religioso Monteverdi inserisce nella composizione anche stilemi tipici della musica profana. Questa scelta fa del Vespro un’opera moderna per la sua epoca, che ne allarga gli orizzonti musicali e che ha nel Magnificat finale il suo coronamento.

Gardiner, in una delle tre tappe italiane del tour mondiale che sta compiendo con il Monteverdi Choir e gli English Baroque Soloistes in occasione dei 450 anni dalla nascita del musicista cremonese, ha adattato la composizione all’acustica del Duomo di Cremona in maniera assolutamente esemplare.
Forse non così metronomico e puntiglioso nella scansione ritmica come altri suoi colleghi, Gardiner ha avuto il merito di regalarci una lettura viva, pulsante, articolata ed attuale della partitura.
La sua grande conoscenza dell’uso dello spazio esecutivo si è manifestata nella disposizione delle voci e dei gruppi orchestrali che nei singoli “concentus” mutava di volta in volta, passando dai due pulpiti all’altare, all’abside, all’ingresso, creando effetti di eco e tridimensionalità del suono che avvolgevano e coinvolgevano l’ascoltatore. Il risultato si manifestava in un gioco di colori, chiaroscuri, volumi sonori che esaltavano ogni singola pagina della composizione.

Sono stati molti i momenti in cui si sarebbe voluto contravvenire alla prassi esecutiva ed applaudire al temine di questo o quel brano; cito ad esempio il dolcissimo e poetico “Pulchra es” interpretato dal pulpito dalle eccellenti Francesca Boncompagni ed Emanuela Galli, o lo scintillante gioco contrappuntistico del “Nisi Dominus”.
Gli entusiasmi del pubblico che esauriva la Cattedrale hanno comunque avuto modo di manifestarsi al termine quando gli intensi applausi si sono trasformati in una vera e propria standing ovation rivolta a Gardiner ed a tutti i membri dell’orchestra e del coro.

Davide Cornacchione 24 giugno 2017