Recensioni - Cultura e musica

Tener-a-mente Festival 23 apre con Mannarino, il cantautore che racconta la quotidianità in forma di poesia.

Un concerto tutto esaurito da mesi in prevendita, con soli strumenti a corde, sabato primo giorno di luglio, per la prima volta sul palco a Gardone Riviera, le canzoni del cantastorie romano più rappresentativo del pop melodico made in Italy.

Giunto alla dodicesima edizione, il Festival nell'anfiteatro del Vittoriale è ormai un imperdibile appuntamento estivo per i concerti dal vivo con artisti internazionali e biglietti venduti in tutto il mondo. Come apripista l'italianissimo ALESSANDRO MANNARINO, accostato come bravura a nomi di alto livello come Paolo Conte e Fabrizio de Andrè.

Artista poliedrico, affronta temi delicati e tradizioni popolari conquistandosi negli anni l'apprezzamento del grande pubblico. Esordisce giovanissimo con piccoli concerti nei rioni della sua città, Roma. Nel 2001, a soli 22 anni, viene "catturato" per tre anni consecutivi da Serena Dandini che lo vuole a tutti i costi nella sua trasmissione PARLA CON ME.

Sono gli anni della pubblicazione del suo primo album "Bar della rabbia" e subito osannato dal pubblico e premiato dalla critica con un doppio disco di platino con il singolo "Me so 'mbriacato". La notorietà aumenta a dismisura: concerti, teatro, televisione ma è nelle piazze il vero miracolo artistico con i suoi fans e dove il cantautore da il meglio di sé.

Nei suoi brani tratta di temi difficili con l'obbiettivo di trasmettere anche con la musica leggera messaggi profondi. Non a caso il video di "Tevere grand hotel" viene girato nel più grande campo Rom d'Europa.

Un pubblico variegato ed emozionato ad attenderlo al Vittoriale e salendo sul palco la sua prima volta viene accolta con un fragoroso applauso.

Sotto il cielo gardesano con possibilità di pioggia MANNARINO presenta il suo concept-live CORDE, con brani riarrangiati per soli strumenti a corde, chitarre in particolare, che già nel 2013 aveva presentato con successo. Con la malinconia di "Un estate", brano d'apertura del concerto, trova subito l'empatia del suo pubblico che l'aspetta, però, con le sue canzoni più ritmate, le ballate di borgata dove si può ballare e lasciarsi andare con semplicità come si fa d'estate davanti ad un falò in spiaggia.
Liberi.
Perfetto nell'esecuzione, i testi delle canzoni da rimandare alla memoria con piacere, MANNARINO con la sua anima casereccia ci ha regalato uno spumeggiante concerto, uno show popolare ma di altissima sensibilità.

Come direbbe Loretta Goggi... CHAPEAU!!!