Recensioni - Cultura e musica

The Dream Syndicate, lisergiche atmosfere al Vittoriale

Che l’anfiteatro del Vittoriale sia un luogo magico e suggestivo in grado di dare spessore a qualsiasi evento è cosa ben nota ma a rendere ancor più speciale il cartellone del Tener-a-Mente festival sono, anche, le scelte degli artisti. Alcuni famosi, altri famosissimi da sold out. Poi ci sono quelli meno conosciuti, diciamo di nicchia ma che sanno trasmettere emozioni inaspettate. Ecco, mercoledì 27 giugno a Gardone Riviera, direttamente da Los Angeles, sono sbarcati i The Dream Syndicate.


Ad attenderli, non certo il sole della California ma un cielo grigio gravido di pioggia che fa tanto ottobre. 400 paganti armati di k-way e ombrellini e tanta, tanta curiosità di ascoltare una band nata negli anni 80, divisasi nel 1989 e ripartita nel 2012. Quattro signori di mezz’età che gentilmente ringraziano il pubblico che li ha aspettati nonostante la pioggia e che già con la prima canzone in scaletta ci danno dentro di brutto con le loro sonorità psichedeliche. Passano dalle nuove hit del disco pubblicato nel 2017 dal titolo “NOW DID I FIND MY SELF HERE?” a quelle del passato, “MEDICINE SHOW” primeggia sulle altre, creando atmosfere lisergiche con “THE CICLE”. Elegante e raffinato, Stive Winn, front-man del gruppo si dice entusiasta di suonare in un luogo così bello e il pubblico ringrazia con calorosi applausi. Due ore di buona musica quasi balsamica ma allo stesso tempo potente. Si chiude con “THE DAYS OF WINE AND ROSES” del 1982, il giusto connubio con passato e futuro. Alla batteria Dennis Duck, al basso Mark Walton, alla tastiera Chris Cacavas che con la voce di Stive Winn regalano ai pochi ma buoni un concerto, il secondo del festival, da ricordare con piacere. Sul palcoscenico del Garda, a casa d’Annunzio, con la musica fatta bene anche la poggia passa in secondo piano. Spettacolare concerto!!!


Severino Boschetti 27/06/2018