Recensioni - Cultura e musica

VITTORIALE: JOSE’ GRECO, LA PASSIONE PER IL FLAMENCO

Lo spettacolo della compagnia di flamenco di José Greco andato in scena ieri sera al Vittoriale di Gardone Riviera ha senz’altro r...

Lo spettacolo della compagnia di flamenco di José Greco andato in scena ieri sera al Vittoriale di Gardone Riviera ha senz’altro riscosso un meritato successo. Al di là di tutti i luoghi comuni che sorgono quando si parla di questa tipica danza spagnola, i ballerini di José Greco hanno saputo trasmettere la loro passione per il flamenco più che la passione in sé.
Josè Greco, figlio d’arte, inizia gli studi al Real Nazionale de Espana all’età di 15 anni e nel 1986 arriva a fondare la sua compagnia che lo porta in tournée non solo in Europa, ma anche in Giappone.
Lo spettacolo, dal titolo “Espana, danza y pasion…antologia della danza espanola” è stato presentato nei più grandi teatri del mondo riscuotendo ovunque importanti e meritati successi. La serata è stata presentata nel prima parte come un momento di danze corali, mentre nella seconda parte hanno trovato posto gli a solo. I primi quattro brani, Danza della Vida Breve, Cantos Canarinos, Alborada del Grazioso e Jota de Argon, hanno palesato la formazione non solo di carattere spagnolo, ma anche classica dei danzatori della compagnia: le serie di entrechats, sisonnes, temps de cuisse, assambé non lasciano dubbio circa la bravura e la velocità del lavoro delle gambe di questi straordinari interpreti. Molto bello e intriso di sapore folk la danza popolare Joto de Argon in cui gli otto interpreti, quattro ragazze e quattro ragazzi, con le loro nacchere hanno saputo trascinare il pubblico in un crescendo di ritmo e di passione.
Più tranquilla, se così si può dire, è stata la seconda parte della spettacolo in cui si sono esibiti negli a solo Maria Victoria Perez, Carmela Greco e naturalmente José Greco.
Tutti i pezzi erano connotati da una loro caratteristica: il Tanguillos della Perez, che avrebbe dovuto essere una storia molto divertente, è stato purtroppo poco apprezzato a causa, suppongo, del guasto del microfono; la Guajira danzata da Carmela Greco è stato un momento di assoluta maestria di polso nell’uso del ventaglio e Josè Greco è stato assolutamente perfetto con giri quadrupli, doppi tour en l’air e virtuosismo mozzafiato.
Splendidi anche tutti i costumi nonché la scelta dei brani musicali.
Sonia Baccinelli 06/08/2003