Lunedì sera, al Teatro Filarmonico di Verona, si è svolta una serata abbastanza inedita. Tre duetti hanno presentato progetti ...
Lunedì sera, al Teatro Filarmonico di Verona, si è svolta una serata abbastanza inedita.
Tre duetti hanno presentato progetti tra loro assolutamente distanti, ed anche la scelta dei musicisti è stata alquanto particolare.
Il primo duetto ha visto sul palco esibirsi il pianista Nino Menci e il veterano batterista Gianni Cazzola.Proponendo un medley di Monk, la figura del grande pianista nero è stata resa sicuramente più solare,tralasciando quel modo ombroso ed introspettivo tipico di Thelonious. Classici come” Monk’s Dream”, “Pannonica”, “Rhythm-aning”, e “Blue Monk”, hanno aperto la serata al Filarmonico, lasciando il campo poi al secondo duetto, formato da Emanuele Cisi e il chitarrista Nicola Mingo.
Non mi dilungo troppo su questo duetto, che ha rispolverato vecchi standard, come “Airegin” e la mitica “Out Of Nowhere”.Non mi dilungo dicevo, perchè questo duetto ha particolarmente annoiato il numeroso pubblico accorso a Teatro soprattutto per Fresu.
Noioso e pesante,il duetto Cisi-Mingo, proprio il contrario della seconda parte della serata che ha visto l’entrata in scena di Paolo Fresu e Furio Di Castri, che hanno letteralmente incollato la gente ad ogni suono che usciva da quei due strumenti magici, quali erano la tromba e il contrabbasso.
Un altro pianeta quello abitato dal sardo di Berchidda e dal grande Di Castri, che hanno voluto proporre in parte un loro vecchio progetto, “Sueños”. Un lavoro poi divenuto anche cd, dove il duo affianca agli strumenti classici, la tecnologia del sintetizzatore, con il quale è nata una sorta di gioco magico, con suoni sognanti che si sono rincorsi per quasi tutta la seconda parte della serata.
Pochi brani, ma estremamente emozionanti, colonna sonora dell’anima di questi due favolosi musicisti.
Il concerto è poi terminato con i tre duetti che hanno salutato il pubblico, formando un sestetto e suonando due standard del vecchio jazz.
Una serata che grazie a Fresu, sicuramente lascerà tracce di sogni realizzati nel cuore della gente.
12/02/03 Francesco Olivieri