Recensioni - Cultura e musica

Vinicio Capossela "Rebetiko Gymnastas"

Il funambolico cantautore in concerto al Vittoriale

E via si parte con Marajà e nuovi arrangiamenti in salsa ellenica con il pubblico subito in delirio.
Istrionico, saltimbanco e come sempre unico, Capossela ripercorre le canzoni dell’ultimo album, Rebetiko Gymnastas.
Suona, canta, beve, racconta di fumo, di nottate in terra greca cercando di capire come mai questa musica popolare greca scuota prima la mente poi il corpo. Una musica che viene dal basso e che si condivide a tavola come una eucarestia.
E noi che ascoltiamo non possiamo che trovarci d’accordo con lui e alla fine del concerto con Che cos’è l’amor, dal lago arriva un che di salmastro, di voglia di mare Egeo, di porti, di traghetti, taverne, ubriacature e di tanto, tanto Rebetiko.
Severino Boschetti 6 agosto 2013

Capita, racconta Vinicio Capossela durante il concerto del 6 Agosto al Vittoriale, di essere di passaggio per Salonicco, in attesa di un traghetto per chissà dove e di finire in una taverna del porto dove si mangia, si beve, ma soprattutto si canta dal vivo. E lì sono rimasto folgorato dal Rebetiko, che mi hanno poi spiegato, essere la musica popolare greca, quella dei bassifondi, della povera gente, del disagio e della malinconia balcanica. E da questo artistico incontro siamo qui, sul palco di questo meraviglioso luogo, speranzosi, io e la mia band, che anche a voi questa meravigliosa musica provochi lo stesso effetto, di non farne più a meno come è capitato a me.