L’omaggio a Rudolf Nureyev presentato ieri sera al teatro del Vittoriale di Gardone Riviera è stato davvero un momento di grande d...
L’omaggio a Rudolf Nureyev presentato ieri sera al teatro del Vittoriale di Gardone Riviera è stato davvero un momento di grande danza. Lo spettacolo è iniziato con una breve proiezione di alcune delle tappe più significative della vita di questa inarrivabile artista: la nascita su un treno, i ruoli che lo hanno reso celebre (come non ricordarlo ne “Il Corsaro”) e l’incontro con Margot Fonteyn con la quale fece coppia fissa per oltre quindici anni.
La prima parte della serata è stata un omaggio a Nureyev-danzatore, mentre la seconda al coreografo.
Le tre coppie di artisti del Corpo di Ballo della Scala di Milano hanno proposto i più celebri passi a due del repertorio completi di variazioni e coda.
Maria Francesca Garritano e Alessandro Grillo nel primo tempo hanno presentato il secondo atto del Lago dei Cigni con coreografia di Petipa e nel secondo tempo il passo a due della Fata Confetto tratto dal secondo atto dello Schiaccianoci di Nureyev (celebre la versione dell’Opéra di Parigi). Entrambi sono stati molto bravi, tolta qualche incertezza della Garritano nel manége finale di pas soutenus, posé pirouettes en dehors, piquet arabesque della variazione della fata confetto.
Antonella Albano e Massimo Garon nel primo tempo hanno danzato il passo a due del Corsaro e nel secondo tempo il divertissement degli Uccellini Blu della Bella Addormentata. Garon è stato davvero eccellente per l’elevazione nella serie di diagonali e manège che prevede la variazione del Corsaro e molto preciso nella diagonale di brisé volé della coda dell’Uccellino Blu.
Anita Magyari e Maximiliano Guerra nel prima parte si sono esibiti nel passo a due delle nozze di Aurora della Bella Addormentata e nella seconda parte nel passo a due finale del Don Chisciotte dove hanno senz’altro dato prova delle buone abilità tecniche ed artistiche.
Nella seconda parte dello spettacolo si è esibita anche Oriella Dorella che nonostante abbia ormai superato i cinquanta anni danza ancora splendidamente;la sua interpretazione della “Lesson” di Flemming Flindt, che aveva danzato con Nureyev, è stata molto toccante. Bravi anche Roberta Voltolina e Michele Villanova.
Sonia Baccinelli 3/8/2003