Recensioni - Teatro

A Fermo Il Marchese del Grillo versione musical

Max Giusti omaggia Alberto Sordi

Dopo il grande successo di "Natale in casa Cupiello", il teatro dell'Aquila prosegue la stagione di prosa con il musical "Il marchese del Grillo". Il film uscito nel 1981 con la regia di Mario Monicelli e interpretato da Alberto Sordi ebbe un grande successo, Enrico Montesano nel 2015 lo aveva portato in scena. Oggi ci pensa Max Giusti, insieme alla compagnia del Sistina di Roma, formata da altri ventisei attori.

Lo spettacolo con la regia di Massimo Romeo Piparno e scritto insieme a Gianni Clementi, ricostruisce quasi integralmente il film, con alcuni tagli (peccato per il personaggio di Don Bastiano, che al cinema era interpretato magnificamente da Flavio Bucci) e l'aggiunta delle canzoni e delle musiche, scritte e dirette dal bravo Emanuele Friello.

Ottimo il lavoro nelle scenografie di Teresa Caruso, che ricostruisce la residenza del Marchese con il tipico palazzo nobiliare romano al centro della scena. Una pedana rotante permette di aggiungere con velocità ed efficacia, elementi che caratterizzano gli altri ambienti. Il tutto è arricchito dai pregevoli costumi di Cecilia Betona, dalle riuscite coreografie Roberto Croce e dal gioco luci di Daniele Ceprani.

Max Giusti è un Marchese del Grillo perfetto. La sua interpretazione omaggia Sordi, senza cadere nell'infelice imitazione. Ritmo brioso, battute sagaci che strappano risate, grande presenza scenica e intonazione perfetta. Bravissimo anche nella parte dell'avvinizzato Gasparino il carbonaro.

Anche il resto del cast è stato scelto bene.

Alessandro La Ginestra è un valido Ricciotto (il suo fedele servitore), Monica Guazzini un'incisiva Marchesa madre, Giulio Farnese uno spassoso zio prete, Tonino Tosto un riuscito Papa Pio Vll a cui si aggiungono Roberto Attias (L’amministratore) e Ilaria Fioravanti (Genuflessa).

Emanuela Puleo (Olimpià) e Carlotta Tommasi (Madre di Faustina-Moglie di Gasperino) oltre che per le capacità recitative, si sono fatte apprezzare per le loro qualità canore.

Lo spettacolo di quasi tre ore ha ricevuto un bel successo di pubblico (contagiato dall'irruente comicità), con parecchi applausi, anche durante la recita. Max Giusti ha ringraziato di cuore il teatro dell'Aquila, ha ricordato le sue origini marchigiane e la storia dei nonni emigrati in un'umile borgata romana.

Prossimo appuntamento il 20 e 21 dicembre, con Pippi Calzelunghe il Musical che nasce dall’idea di Gigi Proietti, con la regia di Fabrizio Angelini.

Marco Sonaglia