Recensioni - Teatro

A Telfs in Tirolo uno splendido Romeo e Giulietta ambientato al circo

Ottima regia di Gregor Bloéb con un cast di giovani attori perfetto

Telfs è un paese di poco più di 15.000 abitanti in Tirolo, a pochi passi da Innsbruck. È sede da molti anni dei Tiroler Volksschauspiele, ovvero degli spettacoli di teatro popolare tirolesi. Appuntamento teatrale tradizionale, che ha sempre richiamato un pubblico vario e popolare e che negli ultimi anni si è rinnovato grazie alla direzione artistica di Gregor Bloéb.

Fra gli altri spettacoli, la produzione di punta dell’estate 2025 è Romeo e Giulietta di William Shakespeare, con la regia dello stesso Gregor Bloéb. Svariati i collaboratori che hanno contribuito alla realizzazione: Florian Hirsch alla drammaturgia, Volker Hintermeier per le scene, Team Hellerau alle luci, Lane Schäfer per i costumi e Gustavo Oliveira alle coreografie e all‘acrobatica.

Lo spettacolo viene presentato alla “Kuppelarena”, una cupola polifunzionale all’interno della quale è stato realizzato un vero e proprio circo. L’evento infatti inizia, proprio come al circo, ancora prima di entrare nell’immaginario “Chapiteau”, in una sorta di piazza allestita con luci, musica e vari food truck. Il pubblico può mangiare o bere qualcosa, nel mentre gli interpreti sono già in piazza e le bande dei Capuleti e Montecchi si inseguono e si minacciano mescolandosi agli spettatori, cercando di far parteggiare il pubblico per gli uni o per gli altri.

Poi si entra al “circo”, in alto c’è un’orchestra dal vivo, il pubblico circonda la pista dove viene allestita la storia. Sullo sfondo le luci del circo e la scritta “Love”. Lo spettacolo è fresco, accattivante, pieno di idee e trovate divertenti e originali. Il prologo del Principe viene cantato, la festa in casa dei Capuleti è l’occasione per balli scatenati ed esercizi circensi con i tessuti elastici, gli attori sono infatti affiancati da un gruppo di cantanti e di acrobati. Paride è uno spilungone sui trampoli, Giulietta aspetta Romeo mentre volteggia in un cerchio, la scena d’amore inizia con un suggestivo volteggio al cavo elastico, Tebaldo è un acrobata da periferia cittadina.

E poi ancora: la lettera viene spedita con una donna cannone, ma il cannone fa cilecca; lo speziale è un orso ammaestrato; il frate è un clown bianco che richiama i monaci orientali; Romeo e Giulietta sono due acrobati, Mercutio si diletta con il lancio dei coltelli.

Ma attenzione! Il testo di Shakespeare c’è tutto nella sua sostanza, pur con gli inevitabili tagli. La parola è portata magistralmente da tutti gli interpreti. Il ritmo è veloce e incalzante senza perdere mai di chiarezza e direzione. Il dramma resta intatto e toccante. Insomma le idee sono ragionate, brillanti, innervate nella drammaturgia, non vi è nulla di gratuito. Un lavoro magistrale, da vedere.

Azzeccata in pieno la scelta del cast, formato interamente da attori giovani di grande professionalità.

Diyar Agit è un Romeo appassionato e credibile, porta molto bene la parola e convince senza riserve. Al suo fianco la perfetta Giulietta adolescenziale di Desirée Jakobitsch. Lisa Hörtnagl incarna un Mercutio lunare ed ironico. Divertenti e caratterizzate Zarah Kofler e Marlene Markt, rispettivamente Madonna Capuleti e la Balia. Bravissimi e affiatati anche tutti gli altri: Gustav Bloéb, Daniel Klausner, Liliom Lewald, Lisa Neuner, Gustavo Oliveira, Aaron Röll, Paulo Alberto dos Santos, Sonja Schwaiger, Miriam Wegscheider.

Chapiteau pieno e grandissimi applausi per tutti.

Raffaello Malesci (Mercoledì 13 Agosto 2025)