Protagonisti Alessandro Haber e Giuliana de Sio
La fragilità e la complessità umana sono le girandole di questo spettacolo, un attore pornografico in disarmo ora gigolò, ha un’unica cliente, Nanà, tagliente, ironica, pragmatica, compra un’ora di amore da Bonamente Fanzago come se si recasse al supermercato, ma, insieme ha le preoccupazioni di una vecchia coniuge, sono nove anni che si reca da lui; Harold Pinter sembra che suggerisca a Carlotto la natura ambigua e elusiva della realtà, cosa si cela dietro il complesso e regolatissimo rituale amoroso?
Un travestito, la Signora Guastini, è il proprietario della pensione Lisbona, dove si svolge l’intera vicenda. A completare il parterre un giornalista senza scrupoli.
Pietro Maria Belli, il cinico giornalista, sembra sia alla ricerca di Nanà, la trova. Tutti i personaggi sono schiacciati dalla vita, tutti con un segreto da proteggere.
Metafora di amori incompresi, di malattie non diagnosticate, perché inesistenti, in qualche modo tutti paralizzati ai limiti di un mondo conosciuto: la pensione Lisbona.
Una storia corale sui corpi e sulla solitudine.
Nanà, donna oscura come il suo passato tempestoso a cui sono legati sospetti di omicidi, per lei è difficilissimo scomparire e far perdere le proprie tracce.
La liturgia dell’incontro è scarno: Nanà entra, saluta, mette il denaro sul comodino, si spoglia, ordina gli abiti su una sedia, controlla che le lenzuola siano pulite.
Un crime, un noir? Sicuramente sfugge alla gabbia di genere: sensuale, amaro, ironico, comico, drammatico. Il genere è l’espediente letterario per un finissimo tratteggio dei personaggi, perché la civiltà accerchia l’arena per scatenare la caccia al colpevole.
Bello!
A cura di Edwige Mormile
La Signora del Martedì Di Massimo Carlotto
Giuliana De Sio, Alessandro Haber, Paolo Sassanelli, Riccardo Festa, Samuele Fragiacomo
Regia Pierpaolo Sepe
Scene Francesco Ghisu
Costumi Katarina Vukcevic – Gli Ipocriti Melina Balsamo-fondazione teatro della Toscana-