Recensioni - Teatro

A Trento La Madre di Florian Zeller

Bella prova per Lunetta Savino

Continua l’interessante stagione di prosa al Teatro Sociale di Trento con una produzione del Teatro Stabile di Napoli: “La Madre” del drammaturgo francese Florian Zeller, per la regia di Marcello Cotugno.

Lunetta Savino interpreta la protagonista, una madre rimasta sola in casa ora che i figli se ne sono andati e il marito si è allontanata sentimentalmente da lei. Un testo duro e al tempo stesso ironico quello di Florian Zeller, che scava nei sentimenti di una donna che sente di aver sprecato la propria vita nella dedizione assoluta a dei figli e a un marito che si sono rivelati ingrati, o che, più semplicemente, fanno ormai la loro vita.

La drammaturgia si basa su scene veloci, che ritornano in modo sincronico, lasciando il dubbio nello spettatore che si tratti di varie versioni possibili di una stessa situazione. La Madre ricorre ostinatamente alla ripetizione anaforica di alcune parole chiave: a tratti sembra accondiscendente, a tratti violenta, in una schizofrenia che deriva dalla perdita di ogni riferimento in una tremenda solitudine.

Il testo induce un riso amaro, è rigoroso, a tratti crudele. Zeller è un grande e profondo indagatore dei sentimenti umani, dei rapporti familiari malati. Infatti questo è il primo testo di una sua trilogia dedicata alla famiglia, archetipo di una felicità borghese, che in realtà diviene un paiolo del diavolo in cui si consumano i più feroci risentimenti.

Marcello Cotugno organizza lo spettacolo in maniera semplice e appropriata. La scena è scarna, con poche porte a richiamare una casa da cui si vorrebbe fuggire. Uno specchio appeso sopra la scena si muove e, a tratti, riflette il pubblico in sala come a ricordare che i caratteri rappresentati sulla scena ci assomigliano. Il ritmo è blando, familiare, realistico; solo nel finale sarebbe stato auspicabile una certa accelerazione delle scene per esaltare l’epilogo tragico e senza speranza.

Grande prova per Lunetta Savino, ironica, asciutta, a tratti distaccata; ma capace di accenti aspri e dolenti nel disegnare una donna sola e disperata. Al suo fianco si distingue Andrea Renzi, un marito svagato e gaglioffo; il giovane Niccolò Ferrero è un figlio credibile e convincente. Completa il cast Chiarastella Sorrentino.

Buon successo nel finale.

Raffaello Malesci (Venerdì 1° marzo 2024)