Recensioni - Teatro

Alessandro Haber è Zeno a Torino

Haber è Zeno e Zeno è Haber; ma ognuno di noi a volte è Zeno; con le nostre meschinità, ansie, problematiche

Zeno mente e sa di mentire, Zeno si perde e poi si ritrova, a Zeno va bene qualsiasi cosa; lui è ogni cosa e ogni cosa lo rappresenta.

Zeno è un personaggio labirintico, complesso e contemporaneo; fa riflettere.

Lo spettacolo è commovente, ironico.

In scena ci sono due Zeno, Zeno ha un doppio che rivela l’inciampo dell’altro e l’ingannevole coscienza; a volte funziona e suggerisce la via da seguire. Sarebbe semplice immaginare Zeno- Haber come la voce matura, e Zeno – Godina il giovane immaturo; no. Sono due personaggi a sé, come ci si potrebbe riconoscere in quello che non sei o non più? Zeno – Haber è il ricordo, è la comprensione della vita a ritroso, unico modo possibile a noi umani.

Nella vita si ama, si mente, si tradisce. Si è crudeli a volte e altre vittime. La vita è una commedia di costumi.

La vita è originale, né bella né brutta, né buona né cattiva. Solo originale.

Splendido il monologo finale: Zeno l’antieroe dell’indefinito. La spietatezza con cui si descrive è la sua unica scelta. Ma non voglio raccontarvelo!

Haber un grande mattatore, immenso!

Splendide le scene e i costumi, (Marta Crisolini Malatesta) un quasi bianco-nero, dove nel quasi c’è la via d’uscita. Le scene oniriche e immaginifiche rispecchiano la lunga seduta psicoanalitica che è la rappresentazione.

Ovazione del pubblico!

A cura di Edwige Mormile

 

con Alberto Onofrietti, Francesco Migliaccio
e con Valentina Violo, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Emanuele Fortunati, Meredith Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo

scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
luci Gigi Saccomandi
musiche Oragravity
video Alessandro Papa
movimenti scena Monica Codena

regia PAOLO VALERIO

Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Goldenart Production