Recensioni - Teatro

Ancona: Il birraio di Preston apre la stagione

Si alza il sipario al Teatro delle Muse con la nuova stagione di prosa di Ancona, che qualche giorno fa ha presentato la sua candidatura per la capitale della cultura 2028, curata da Marche Teatro

In scena "Il birraio di Preston", tratto dal romanzo di Andrea Camilleri pubblicato da Sellerio editore nel 1995. Una nuova produzione di Marche Teatro con il Teatro Al Massimo di Palermo e il Teatro di Roma, che si inserisce nel programma del Centenario Camilleri promosso dal Fondo Andrea Camilleri con il Comitato Nazionale Camilleri 100.

La storia si svolge a Vigata (paese immaginario della Sicilia), dove un diffuso malumore popolare per il malgoverno centrale accresce dall'intervento inopportuno del prefetto Bortuzzi, di origine fiorentina, dalla mentalità quindi molto lontana da quella dei siciliani, nel voler far rappresentare per l'inaugurazione del nuovo teatro della città l'opera lirica "Il birraio di Preston" di Luigi Ricci (composta nel 1847). La riduzione teatrale è di Andrea Camilleri e Giuseppe Di Pasquale.

Di Pasquale ha avuto una lunga collaborazione con Camilleri, insieme hanno scritto per il teatro diversi spettacoli fra cui "La concessione del telefono", "Troppu trafficu ppi nenti", "La signora Leuca".

Essendo un profondo conoscitore dell'universo camilleriano e anche della Sicilia, la sua regia è quanto mai funzionale, ben mirata a trovare il contenitore spaziale, senza tradire il racconto.

Ne esce un felice quadretto storico dove la Sicilia riconosce di essere essa stessa causa del suo male e lo fa con ironia. Si perché lo spettacolo nella prima parte gioca tantissimo sul surreale, sulla comicità, nella seconda parte invece diventa più teso e drammatico.

Giuseppe Di Pasquale è bravo anche a gestire con cura i movimenti e i vari dialetti degli attori che interpretano tantissimi personaggi (in totale sono 71 dei 95 previsti). Le scene raffinate sono di Antonio Fiorentino. Una costruzione a semicerchio con un fondale dove vengono proiettate immagini o avvengono azioni teatrali, arricchita con alcuni oggetti mirati e rumori esterni. Ottime anche le luci con toni accesi (dal blu all'arancione) curate dallo stesso regista. Bellissimi e ricercati i costumi ripresi da Stefania Cempini e Fabrizio Buttiglieri da un’idea di Gemma Spina.

Le musiche dell’opera “Il birraio di Preston” di Luigi Ricci su libretto di Francesco Guidi sono eseguite da Maria Giovanna Lo Cicero (soprano), Daniele Bartolini (baritono), Kunstliche Akademie Orchester New Poliphonia Chorus diretti da Carmen Failla.

In scena ben undici attori e la voce di Camilleri come suggeritore, capitanati da Edoardo Siravo, per lui viene scritta la parte inedita dell'Autore, oltre ad interpretare Fridolin Hoffer, Orlando, Gaspano Salamone, Comm. Restuccia, Servo Circolo Annunciatore, Milite, Uomo retropalco. Siravo è una sorta di narratore che tiene in mano tutto lo svolgersi della storia, con la consueta verve e una voce capace di piegarsi a diverse sfumature.

Federica De Benedittis (Concetta Riguccio, Agatina Riguccio, Gerd Hoffer) ci offre una felice prova, dove mostra leggerezza e intensità. Mimmo Mignemi (Don Memè Ferraguto, Don Pippino Mazzaglia Uomo che passa, Uomo retropalco) anche lui sempre brillante, un perfetto siciliano verace e sornione.

Paolo La Bruna (Prefetto Bortuzzi, Canonico Bonmartino, Gegè Bufalino Ninì Prestia, Uomo di Hoffer, Pubblico Opera, Uomo retropalco) efficace a coniugare eleganza e professionalità.

Il resto del cast è formato dai validi Gabriella Casali, Pietro Casano, Luciano Fioretto, Federica Guerrieri, Zelia Pelacani Catalano, Valerio Santi, Vincenzo Volo, che si distinguono per le loro riuscite caratterizzazioni.

Lo spettacolo insolito e interessante ha ricevuto buoni applausi e dopo le repliche ad Ancona sarà in tournée in altre 17 città.

Prossimo appuntamento della stagione dal 19 al 23 novembre con "La tempesta" di William Shakespeare.

Marco Sonaglia (Teatro Delle Muse-Ancona 5 novembre 2025)