Recensioni - Teatro

Ancona: Successo per un Arlecchino tagliente e attuale

La ricca stagione di prosa alle Muse prosegue senza sosta con un nuovo spettacolo

In scena c'è "Arlecchino?" scritto e diretto da Marco Baliani. Chiaramente ispirato dalla commedia "Il servitore di due padroni" scritta da Carlo Goldoni nel 1745 e ribattezzata "Arlecchino servitore di due padroni" da Giorgio Strehler.

Baliani fa un lavoro veramente interessante, senza perdere di vista la trama e i personaggi di Goldoni, rileggendo il tutto in chiave moderna, con uno sguardo lucido alla nostra contemporaneità.

Carlo Sala crea una scenografia semovente, mobile, semplice, dove gli stessi attori diventano operai macchinisti che animano i lunghi lenzuoli bianchi. Una rappresentazione simbolica di un teatro sempre a corto di fondi, visto che la cultura è uno dei settori più colpiti dai tagli.

Sala ha curato anche gli ottimi costumi, invece l'interessante gioco luci è di Luca Barbati. A sottolineare la storia ci pensano le musiche e le canzoni eseguite dal vivo con grande energia da Giorgio Gobbo (voce, chitarra elettrica) e Riccardo Nicolin (batteria).

Andrea Pennacchi interpreta con maestria un Arlecchino alquanto insolito, lontano dalla consueta scattante fisicità. Appare sicuramente più goffo e sovrappeso, ma anche più tagliente e ironico. La parlata veneta che si intreccia a quella bergamasca diventa un curioso elemento comico. Bello il monologo che riecheggia Shakespeare prendendo di mira l'arroganza dei padroni e della classe dominante.

Ottimo il resto della compagnia con il perfetto e incisivo Pantalone di Valerio Mazzucato, la spumeggiante Clarice di Margherita Mannino, la combattiva Smeraldina di Anna Tringali, l’abile Beatrice travestita da Federigo Rasponi di Maria Celeste Carobene. Bravissimi Marco Artusi che è passato con disinvoltura da Brighella a Florindo Aretusi, Miguel Gobbo Diaz che ha interpretato Silvio (promesso sposo di Clarice e figlio del dottor Lombardi), un facchino e un cameriere.

Lo spettacolo funziona benissimo perché è frizzante, contagioso e con il ritmo giusto. Baliani riesce in punta di fioretto a toccare tematiche quanto mai attuali come il femminicidio, la paura dello straniero, i lavori sottopagati, le mode bizzarre (come quelle di chiamare le pietanze con nomi sofisticati), il potere sempre in mano a chi ha ricchezze. In questo Arlecchino si ride e si riflette, perché come diceva Walter Benjamin: “In ogni epoca bisogna lottare per strappare la tradizione al conformismo che cerca di sopraffarla”.

A fine recita, calorosi applausi per tutta la compagnia.

Prossimo e ultimo appuntamento dal 18 al 21 aprile con lo spettacolo "Chi è io?" Interpretato da Francesco Pannofino, Emanuela Rossi, Eleonora Ivone, Andrea Pannofino.

Marco Sonaglia

(Teatro delle Muse-Ancona 04 aprile 2024)