Recensioni - Teatro

Ancona: Un affascinante Antonio e Cleopatra

Torna alle Muse la prosa più classica, con uno dei capolavori di William Shakespeare: Antonio e Cleopatra

Una tragedia storica del 1607 che narra la relazione tra Antonio e Cleopatra dalla guerra contro i Parti fino al suicidio di Cleopatra.

Valter Malosti nelle note di regia spiega bene il suo intento: "L’immagine monumentale ed esotica dell’opera che ci arriva dritta dall’ottocento, non ha contribuito alla sua fruizione. Bisogna dunque operare delle scelte radicali di drammaturgia per renderlo leggibile conservandone lo spirito e l’integrità. Era necessaria una nuova traduzione a cui abbiamo lavorato io e Nadia Fusini. Una sorta di ardito restauro che ritengo abbia messo in luce i colori scintillanti di quest’opera disincantata e misteriosa, che mescola tragico, comico, sacro e grottesco: un meraviglioso poema filosofico e mistico (e alchemico) che santifica l’eros, che gioca con l’alto e il basso, scritto in versi che sono tra i più alti ed evocativi di tutta l’opera shakespeariana.

Nella prima parte infatti la sua regia ha un taglio grottesco, dove vengono sottolineati i momenti più ironici con risate e applausi registrati. Poi lo spettacolo assume toni drammatici, con un finale che omaggia un cinema americano retrò, a me ha ricordato "Viale del tramonto" di Billy Wilder. Le scene di Margherita Palli sono ispirate alla pittura metafisica di Carrà, De Chirico. Un’unica ambientazione movimentata dall'entrata e dall’uscita di carretti mobili con vari elementi, tra cui il bellissimo cavallo di Cleopatra.
Il disegno luci di Cesare Accetta è raffinato e suggestivo, i costumi di Carlo Poggioli
sono stilisticamente diversi in bilico tra classico e moderno, i movimenti scenici sono di Marco Angelilli, il progetto sonoro di GUP Alcaro è incisivo e straniante, interessanti la chitarra elettrica di Andrea Cauduro e l'arpa celtica di Dario Guidi suonate dal vivo.

Valter Malosti è un ottimo attore che plasma con classe ed efficacia il tormento interiore del personaggio di Antonio. Anna della Rosa è una straordinaria Cleopatra con una recitazione di grande impatto, a tratti giustamente eccessiva, ma al tempo stesso intensa.
Danilo Nigrelli è un Enobarbo di pungente ironia. Dario Battaglia è un Cesare Ottaviano dalla forte e incisiva vocalità. Paolo Giangrasso è l'impetuoso messaggero di Cleopatra.
Dario Guidi un fluido Eros, bravo anche nel canto, Paolo Giovannucci un carnale Indovino, Noemi Grasso l'affascinante e spavalda Incanto. Di livello anche il resto del cast con Ivan Graziano (Agrippa), Flavio Pieralice (Messaggero di Roma), Gabriele Rametta (Soldato di Antonio), Carla Vukmirovic (Ottavia).

A fine recita molti applausi per uno spettacolo impegnativo (due ore e venti senza intervallo), però affascinante e recitato in maniera impeccabile.

Marco Sonaglia (Teatro Delle Muse-Ancona 20 febbraio 2025)