Recensioni - Teatro

Bologna: L'eleganza e la bravura di Elena Sofia Ricci seducono il pubblico del Duse

In scena "La dolce ala della giovinezza" scritto nel 1952 da Tennessee Williams e prodotto da teatro Fondazione della Toscana e Best Live con la regia di Pier Luigi Pizzi.

prodotto da teatro Fondazione della Toscana e Best Live con la regia di Pier Luigi Pizzi è andato in scena al Teatrro Duse di Bologna "La dolce ala della giovinezza" di Tennessee Williams. I protagonisti della pièce sono Elena Sofia Ricci, nel ruolo di Alexandra del Lago, e Gabriele Anagni nel ruolo di Chanse Wayne.
Ambientato in uno spazio temporale non ben definito e con riferimenti narrativi al film del 1962 interpretato da Geraldine Page e Paul Newman. Molto curata la scenografia: una stanza d'albergo con arredi e colori riconducibili agli anni cinquanta che creano un'atmosfera ovattata di chiusura verso il mondo esterno.

All'alzarsi del sipario i due attori sono a letto, presumibilmente dopo un'infuocata notte di sesso. Alcolizzata e molto depressa visto il calo di notorietà, Alexandra del Lago è un'attrice non più giovanissima che cerca conforto alla sua solitudine nelle braccia muscolose di un giovane gigolò di nome Chanse, anch'egli attore ma non famoso e con qualche problema con la giustizia. Entrambi hanno qualcosa da nascondere, sia a loro stessi sia a chi li sta cercando fuori. Lui sfrutta la sua giovinezza e la bellezza senza scrupoli, lei pur capendo la differenza d'età si lascia affascinare dal giovane amante giustificandolo come un momento di distrazione ai suoi problemi.
In quelle poche ore di sesso e finto amore si costruiscono una corazza per affrontare le vicissitudini che prima o poi dovranno guardare in faccia una volta usciti da quella stanza che li proteggeva.

In seguito Alexandra scoprirà che il suo ultimo film ha un successo impensato. Chanse dovrà far fronte a guai con la legge ed a loschi figuri malavitosi suoi complici, ma in particolare al rifiuto della sua giovane e ingenua fidanzatina che ormai non gli crede più.
La dolce ala della giovinezza che gli permetteva di volare e sognare non basta più.

Un testo impegnativo, quello di Williams, che merita di essere messo in scena. Due ore senza intervallo, in cui però ogni frase ha il suo peso ed è fonte di riflessione. 
Un rapporto tra i due che si traduce in un continuo esercizio di confronto tra giovinezza ed esperienza. L'incontro di un ragazzo ambizioso e una donna in un momento di fragilità; tutti e due però cercano l'amore, quella fiducia che solo l'essere che ami può darti. Un finale drammatico...

Gabriele Anagni racconta la disperazione interiore entrando con trasporto nel suo personaggio. Elena Sofia Ricci ci regala un ruolo intenso e a tratti persino ironico: elegante e delicata prende per mano il pubblico accompagnandolo nella psicologia di Alexandra, donna confusa e sola ma capace di risalire la china e di non sprofondare nella sensazione di vuoto che la solitudine provoca.

Interminabili gli applausi, Elena Sofia Ricci ringrazia e saluta il pubblico con un inchino a fior di palcoscenico come solo le grandi dive sanno fare.