Recensioni - Teatro

Civitanova Marche: Applauditissimo Din don down, tra comicità e tenerezza

Anche al teatro Rossini di Civitanova Marche comincia la consueta stagione di prosa

Ad aprire la programmazione arriva Paolo Ruffini con lo spettacolo "Din don down" con la Compagnia Mayor Von Frinzius.

La regia è di Lamberto Giannini, il palcoscenico è tutto a tema religioso con l'altare, il crocefisso, l'organo e il messale. Gli interventi musicali sono a cura di Claudia Campolongo.

L'idea è quella di sfidare i confini del politicamente corretto e approcciarsi ad un nuovo grande concetto: quello di Dio, a prescindere dalle forme o le sembianze in cui ciascuno possa riconoscerlo. Il pubblico sin dall'inizio viene coinvolto spesso, invitato sul palco o raggiunto vicino alle proprie poltrone in platea creando momenti assolutamente improvvisati di divertimento.

Lo spettacolo, "leggero" per il tipo di narrazione e di battute, che si alternano ai momenti più riflessivi del solo Ruffini, porta sul palco ragazzi e ragazze down che sono perfettamente consapevoli della loro caratteristica, del loro essere ragazzi e ragazze speciali e che, al contempo, sanno ironizzare su sé stessi facendo sorridere il pubblico, che è quasi disarmato da questo atteggiamento.

Tra una battuta e l'altra Paolo Ruffini ci fa notare che fra i termini IO e Dio c'è solo una lettera di differenza, a significare che l'umanità non poi così lontana dalla divinità, che la vita ha una sua sacralità, a prescindere dal numero di cromosomi in più o in meno.

Il messaggio che si vuole diffondere è quello, evidente, dell'inclusione e non ultimo, anche quello di recuperare la genuinità e la freschezza di sentimenti che i ragazzi e le ragazze down conservano come fossero dei bambini...cosa che gli adulti cosiddetti normali perdono quasi sempre nel corso della vita.

Un happening comico, senza regole, che sovverte il senso più profondo di ciò che ci ostiniamo a definire “normale”, tra comicità, disobbedienza e tenerezza, come il gran finale dove il pubblico si alza in piedi, commosso, sulle note de "La cura" di Franco Battiato.

Marco Sonaglia (Teatro Rossini 12 novembre 2024)