Recensioni - Teatro

Civitanova Marche: San Francesco, un moderno giullare di Dio

Per il Dantedì Eclissi eventi (in collaborazione con l'azienda Teatri di Civitanova) ha portato al Teatro Rossini lo spettacolo Fra', San Francesco, la superstar del medioevo

Scritto e interpretato da Giovanni Scifoni, con la regia di Francesco Ferdinando Brandi, ripercorre in maniera originale, grazie ad una messinscena dinamica e coinvolgente, la storia della sua intensa vita.

La scena è quasi spoglia con una pedana di legno e una parete da affrescare, l'attore inizialmente si presenta come un trovatore, verrà poi ricoperto da un vestito di iuta cucito a mano. Ad interagire con lui ci sono tre musicisti: Luciano Di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli. La musica composta da Di Giandomenico e utilizzata nello spettacolo pur essendo eseguita anche con strumenti antichi (come la ciaramella, il liuto, la ghironda e un tipo particolare di arpa), non è filologicamente riconducibile in toto al medioevo, tanto che certi brani sembrano ascrivibili al moderno progressiv, riesce però a ricreare le giuste sonorità ed atmosfere che sottolineano costantemente l'azione teatrale.

Perché tutti conoscono San Francesco? Perché è così irresistibile? Partendo da questi quesiti, Scifoni s’interroga sull’enorme potere persuasivo della figura pop del Santo,
Francesco è il santo amato proprio da tutti, anche dagli atei. Questa trasversalità ha sempre fatto in modo che la sua autorità spirituale e la sua attenzione verso gli ultimi, parlasse a tutti coloro che credono nella giustizia sociale, nella dignità della povertà e nella necessità di credere nella fratellanza umana al di là di qualsiasi appartenenza sociale, politica o religiosa. Questo è un messaggio che dal Medioevo arriva fortissimo fino a noi.
Lo spettacolo si muove costantemente, dall'inizio alla fine, con parallelismi fra il mondo medievale e quello odierno. Ne esce una figura del santo di Assisi, estremamente fruibile dal pubblico, che, proprio grazie all'attualizzazione di molte situazioni, ci appare descritto con enorme chiarezza, con le sue prediche folli e visionarie, insomma un vero e proprio artista, non a caso è proprio a lui a scrivere la prima poesia in lingua italiana con "Il Cantico delle creature".

Molto intenso il passaggio dello spettacolo sul tema della Vanità, caro al Santo, e reso anche attraverso battute sull'aspetto dello stesso Francesco, piccolo, basso, con le orecchie a sventola e il grande naso di uno dei frati. La vanità si pone in netta antitesi con l'umiltà, ed è uno dei temi più rappresentativi della sensibilità francescana. La vanità rischia di essere anche quella gratificazione interiore che possono provare anche coloro che hanno fatto del bene per tutta la vita. Anche il santo ne è minacciato e la sua attenzione ad essere sempre umile ed infinitamente piccolo rispetto al creato lo rende davvero ancor più spiritualmente grande.

Tra i vari personaggi della vita del santo, il papa Innocenzo terzo viene impersonato in modo a tratti esilarante, quasi come un personaggio popolare della Roma medievale. E grazie a questo modo di intenderlo lascia spazio alla critica che viene rivolta alla Chiesa del tempo, sempre in bilico fra spiritualità e chiusura ed intolleranza verso chi professa altre idee che non rientrino nei loro dogmi, ma anche alla società capitalistica di oggi.
L'interpretazione di Scifoni è da vero mattatore, si vede che ha fatto sua la lezione dei grandi del passato e oggi risulta come uno degli attori più interessanti nel panorama italiano. Infatti canta, salta, recita, disegna con una padronanza scenica gigantesca. Usa la voce con naturalezza, cambiando i toni e le dinamiche, oltre ad avere un'ottima conoscenza delle inflessioni dialettali del centro Italia (basti pensare a come è ben reso il personaggio dell'umilissimo frate Bernardo, tra i fondatori dell'ordine francescano).

Teatro pienissimo, un'esplosione di applausi con tanto di pubblico in piedi ha festeggiato nel migliore dei modi la centesima recita di uno spettacolo veramente di qualità che ha riletto in maniera intelligente la figura di Francesco e il suo messaggio ancora incredibilmente attuale.

Marco Sonaglia (Teatro Rossini-Civitanova Marche 25 marzo 2025)