Recensioni - Teatro

Con un pennarello si possono fare Piccoli miracoli?

Paolo Nani stupisce ed emoziona il Teatro Gobetti nella prima italiana di Piccoli miracoli

Iniziare l'anno nuovo a teatro è già di per sé un'esperienza molto emozionante, fa bene a tutti i sensi, si potrebbe dire un toccasana. E l'anteprima nazionale al teatro Gobetti di Torino con PICCOLI MIRACOLI è la ciliegina sulla torta di panna o forse, sul bicerin.

Paolo Nani porta in scena uno spettacolo sorprendente e poetico dove teatro e arte visiva si fondono perfettamente.
La storia è quella di un disegnatore avvolto nella solitudine di un mondo tutto suo, in un piccolo studio in una qualsiasi città del mondo, dove lavora e disegna. Con un pennarello le sue linee, i suoi tratti, diventano forme e figure mentre i rumori che arrivano dall'esterno disturbano sì il suo genio ma allo stesso tempo, lui, da bravo artista, decide di utilizzarli per dare ancora più contenuto ai suoi disegni facendoli, piano piano, pulsare di vita.

Espressivo e senza parole il corpo dell'attore dialoga con il pubblico portandolo alla scoperta degli stati d'animo del protagonista nelle diverse fasi della sua vita. Come per magia i disegni realizzati vengono proiettati in tempo reale su un grande schermo che diventa l'elemento scenografico principale dello spettacolo, anzi performance, commovente e affascinante. A completare l'impianto scenico un vero e proprio paesaggio sonoro con brani musicali originali a sottolineare i mutamenti emotivi del moderno clown Paolo Nani, che alla fine degli applausi si concede amabilmente alle domande dei presenti in sala.

Nani ci racconta di quanto sia difficile mantenere la concentrazione disegnando; del fatto che nei bozzetti ci ha messo molto della sua vita privata; di quanto sia ancora felice ed incuriosito del suo lavoro in teatro e che durante le date al Gobetti il pubblico torinese è stato un po' "freddino" e che non osa pensare se fosse capitato a .... Cuneo....

Paolo Nani: lo strabiliante interprete di un teatro giocoso, che rimanda alla miglior tradizione del teatro fisico e delle arti visive.
Uno spettacolo da non perdere ma non sono previste, per ora, altre repliche in Italia.
Quanta fortuna per noi del primo dell'anno...