Grandissima prova di Giuliana De Sio e Isa Danieli al Teatro Ponchielli ne Le signorine di Gianni Clementi

La famiglia è davvero il luogo in cui dare il peggio di noi, fra violenze fisiche e psicologiche, senza il pericolo di perdere chi alla nostra persona è indissolubilmente legato? Dopo la visione di questo spettacolo il pubblico probabilmente sarebbe tentato di rispondere affermativamente.
Due sorelle, entrambe senza altri legami, vivono sotto lo stesso tetto, sole, ormai da anni. Entrambe hanno dalla nascita problemi di deambulazione, dovuti all’ignoranza dei genitori che non le hanno sapute curare, e gestiscono insieme una piccola merceria che fatica ormai a superare la concorrenza cinese.

Caratterialmente quasi opposte, esse sono ambedue preda di manie senili di diversa natura, legate certamente a una vita fatta di sacrifici e chiusure: Addolorata, la più giovane, guarda le telenovela, si affida a maghi televisivi e sogna, sebbene ne sia incapace, di evadere dalla vita di restrizioni che le impone Rosaria la quale a sua volta, preda di una avarizia ormai atavica, vede in qualunque gesto della sorella una potenziale perdita di denaro. Addolorata subisce e Rosaria mantiene ben salda la sua posizione di dominio.
Giungeranno però l’imprevisto, la malattia che causeranno l’inversione dei ruoli e la conseguente degenerazione della situazione.
La pièce scorre veloce, intrisa di una napoletanità verace e prorompente che suscita la risata, ma che diviene anche visione di vita e fa riflettere.

A dir poco stratosferiche, Isa Danieli e Giuliana De Sio sanno perfettamente incarnare, fra riso e tragicità, la psicologia di due zitelle all’interno di uno spettacolo di teatro tradizionale sì, ma perfettamente congeniato, oliato e con molto, molto di nuovo da dire.
Ritmi serrati, recitazione superba, un testo senza sbavature venato di struggente malinconia fanno di questo spettacolo un evento certamente da non perdere.