Recensioni - Teatro

Franco successo per Anatra all’Arancia a Verona

Risate e molti applausi per la farsa di Marc-Gilbert Sauvajon

Per la rassegna “Divertiamoci a teatro” arriva a Verona Anatra all’Arancia di William Douglas Home, nella celebre trasposizione francese del drammaturgo Marc-Gilbert Sauvajon. Lo spettacolo, coprodotto dallo stabile Veronese e dalla Compagnia Moliere, ha per protagonisti Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli. La regia è di Claudio Greg Gregori.

La produzione ha debuttato da poco ad Orvieto e proseguirà la tournée con molte date fino ad Aprile del 2024.

Si tratta di una commedia leggera, in puro stile West End Londinese, scritta negli anni sessanta del novecento dal prolifico drammaturgo scozzese William Douglas Home. Il titolo inglese è “The Secretary Bird”. Dopo un inizio tribolato, la commedia arriva a Londra e riscuote un grande successo, facendosi notare anche da Noel Coward.

Verrà ripresa solo alla fine degli anni settanta dal drammaturgo e uomo di teatro Marc-Gilbert Sauvajon, già celebre come autore per i Theatre de Boulevard, con pièce come Tredici a Tavola o Adorabile Giulia. Il primo adattamento fu per la televisione, mentre negli anni novanta la commedia approdò anche a teatro con il titolo Le Canard à l’Orange, ovvero “L’anatra all’arancia”.

Lo spettacolo racconta di una coppia in crisi che si prende qualche svago amoroso. In una cena con i rispettivi amanti si cucina la famigerata anatra. Nel finale tutto si riconcilia. Una storia labile, un pretesto per una serie di battute e situazioni comiche. Scena unica, pochi attori, molte risate, luci fisse. Una macchina da soldi per il teatro commerciale del novecento.

Onesta e ben fatta la messa in scena di Claudio Greg Gregori. Ambientazione coerente, scene plausibili, costumi appropriati. Non serve altro: il resto lo fa il testo e lo fanno gli attori.

Il primo è stato rivisitato in chiave italiana e attualizzato quel tanto che basta. I secondi si difendono bene, con grande mestiere, conquistando il pubblico che regala molti applausi.

Mattatore della serata e novello capocomico, con tanto di simpatica apostrofe finale al pubblico, è Emilio Solfrizzi. L’attore e showman barese sfoggia tempi comici azzeccati, un ritmo discreto e una buona dose di simpatia. Al suo fianco Carlotta Natoli si difende bene, senza tuttavia riuscire a superare una certa genericità.

Ruben Rigillo, il nobile antagonista amoroso, interpreta il personaggio in modo sorvegliato e compassato. Una parte di servizio. Ottima Beatrice Schiaffino, che, forte di un fisico del ruolo perfetto, riesce ad essere simpatica, precisa, varia negli accenti, e giustamente caratterizzata. Antonella Piccolo è puntuale nei sui brevi interventi.

Lo spettacolo scorre piacevole e ritmato, anche se qualche taglio qua e là avrebbe giovato.

Teatro pieno, tante risate e molti applausi.

Raffaello Malesci (Venerdì 15 Dicembre 2023)