Il secondo appuntamento dell’Estate Teatrale Veronese è con Goldoni
Secondo appuntamento con Goldoni per l’Estate Teatrale Veronese. Infatti il Teatro Stabile del Veneto propone “Le Baruffe Chiozzotte” con la regia del veronese Paolo Valerio.
Ritroviamo una proposta della più schietta comicità con il dialetto veneto, in cui Goldoni era maestro, a farla da padrone. Uno spettacolo gustoso e senza troppe pretese che diverte il pubblico grazie all’impronta caricaturale dei personaggi e al ritmo indiavolato impresso alla messa in scena. Una scena molto scarna, formata da una quadratura di teli bianchi e qualche pedana, permette grandi corse avanti e indietro agli attori. Salti, baruffe e sberleffi fanno il resto. Molto curati i costumi di Stefano Nicolao.
Ottimi tutti gli attori impegnati in un lavoro di assoluta coralità. Un plauso maggiore spetta alle donne, che dimostrano una maggior aderenza ai propri personaggi e una migliore identificazione con l’ambiente popolaresco della commedia. Fra gli uomini spicca l’esilarante carattere di padron Fortunato interpretato da un bravissimo Valerio Mazzuccato. Sugli scudi anche Luca Altavilla che azzecca un Toffolo Marmottina di grande simpatia e precisione tecnica. Fra le donne ricordiamo Margherita Mannino, una Checca simpaticamente frivola, e Stefania Felicioli una credibile Madonna Libera. Bravi e preparati tutti gli altri: Giancarlo Previati, un Paron Toni composto e patriarcale; Michela Martini, Madonna Pasqua dagli accenti popolari; Marta Richeldi, simpatica Lucietta; Francesco Wolf e Riccardo Gamba, rispettivamente Titta Nane e Beppo, entrambi un poco in difficoltà ad interpretare il dialetto con naturalezza; Francesca Botti, Orsetta dallo spirito battagliero e Leonardo de Colle, Paron Vincenzo composto e misurato. Completa il cast l’importante parte del Cogitore affidata all’esperienza di Piergiorgio Fasolo che con misura e ironia conduce brillantemente a conclusione tutta la vicenda.
Una bella serata di teatro per tutto il pubblico, che a fine serata ha premiato tutti con applausi convinti e ripetuti.
Raffaello Malesci (19/07/17)