Recensioni - Teatro

Il “delitto” di Eugène Labiche rivisitato

Andrée Ruth Shammah rilegge un classico della comicità francese

Arriva a Brescia “Il delitto di via dell’orsina”, rilettura dell’atto unico di Eugène LabicheL’Affaire de la rue de Lourcine”, rappresentato per la prima volta a Parigi al Teatro del Palais-Royal il 26 Marzo 1857. Come era solito fare il prolifico Labiche firmò l’opera, ma alla stesura del copione parteciparono anche Albert Monnier e Edouard Martin.

Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Franco Parenti e dal Teatro della Toscana, viene curato per regia e adattamento da Andrée Ruth Shammah. La regista apporta al testo alcuni importanti cambiamenti: raddoppia il numero dei camerieri, nell’originale è previsto solo il ruolo di Justin, creando una sorta di passaggio di consegne fra un cameriere anziano in livrea e un giovane novizio; italianizza il testo ambientandolo nel nord Italia e inserisce alcuni couplets, piccole canzoncine molto comuni in diversi vaudeville di Labiche, ma non presenti nell’originale di questo atto unico.

Per il resto imposta una regia sostanzialmente classica, con un ritmo riflessivo, intercalando gli accadimenti farseschi con la presenza in scena di sagome che vengono disposte e spostate varie volte da un allampanato cameriere muto. Margherita Palli, che cura le scene, propone una casa non proprio lussuosa – il protagonista viene definito da Labiche uno che vive di rendita, perciò abbastanza agiato - in cui un piccolo sipario mobile a proscenio assicura un rapido cambio di situazione. Al resto pensa il testo, che, seppur interpretato con un ritmo non particolarmente frizzante, fa sorridere e intrattiene con garbo, proponendoci una comicità prettamente verbale e di situazione come nello stile dell’autore. Classici e appropriati i costumi di Nicoletta Ceccolini.

Massimo Dapporto interpreta con gusto e ironia sorvegliata il “redditiere” Lenglumé, mentre Antonello Fassari gli contrappone un Mistingue sorvegliato e gaglioffo, sfoggiando anche una bella voce nelle simpatiche canzoncine che canta con Dapporto. Susanna Marcomeni è la moglie del nostro Lenglumé, vera donna di società, conduce il gioco farsesco con verve e attenzione. Completano bene il cast Marco Balbi, Andrea Soffiantini, Christian Pradella e Luca Cesa-Bianchi.

Il pubblico si è divertito applaudendo calorosamente nel finale.

Raffaello Malesci (23 Febbraio 2022)