Recensioni - Teatro

L’Elfo riprende il suo storico allestimento del Sogno di una notte di mezza Estate

Pur supportato da grande professionalità, lo spettacolo accusa il passare degli anni

Dopo quasi vent’anni il Teatro dell’Elfo di Milano ha deciso di riproporre nei teatri del circuito lombardo il Sogno di una Notte di Mezza Estate di William Shakespeare nello storico allestimento andato in scena al Teatro Romano di Verona nel 1997.
Elio de Capitani torna a firmarne la regia anche se con un cast quasi completamente rinnovato rispetto ad allora.

Del gruppo originale restano infatti Luca Toracca e Corinna Augustoni. Ad essi de Capitani affianca una serie di giovani attori ben preparati ma non sempre dotati della necessaria esperienza. L’impostazione registica, lo stile recitativo e anche alcune battute aggiunte sono assolutamente identiche e questo fa sì che i ruoli sembrino un po’ appiccicati addosso ai nuovi interpreti. Lo spettacolo resta molto fisico, di ritmo discreto, ma di tanto in tanto si percepisce una certa meccanicità e una sensazione di “compito” ben recitato.
Altra cosa era lo spettacolo di allora, decisamente sensazionale per la freschezza e la verve, per le invenzioni e improvvisazioni inserite dagli attori, per la semplicità ed efficacia di un allestimento zingaresco. Oggi le stesse improvvisazioni suonano stantie e forse sarebbe stato più assennato lasciar correre i nuovi attori anziché ingabbiarli in una riproduzione troppo puntuale di ciò che è stato.
Una lode va comunque alla grande professionalità dell’Elfo che ha preparato un buon gruppo di attori e riproposto un allestimento che potrebbe ancora restare in repertorio.
Convinta la risposta del pubblico del Teatro Grande che affollava la sala.

R. Malesci (03/11/206)