
Milena Vukotic e Lucia Poli protagoniste del divertente testo di Alodo Palazzeschi
Un’ironia leggera, a volte tagliente, ma sempre intrisa di un retrogusto amaro, permea ogni battuta dell’adattamento teatrale, tratto dal famoso romanzo di Aldo Palazzeschi dall’omonimo titolo, realizzato da Ugo Chiti. Proprio questa combinazione di drammatico e comico che va a demolire tutti i fondamenti del mondo borghese di inizi Novecento, venata da espressioni vermicolari fiorentine che ne accrescono l’impatto, è il punto vincente di questo spettacolo che rispetta appieno lo spirito del romanzo e non ne nasconde l’elemento di forte sensualità sottesa a quella predilezione che le sorelle mostrano per il nipote.
La storia è presto detta: Teresa e Carolina, abili ricamatrici hanno dato ospitalità nella propria casa alla terza sorella Giselda, abbandonata dal marito, e al nipote Remo, figlio di una quarta sorella defunta. Remo è uno scavezzacollo pieno di pretese che causerà la rovina della famiglia approfittandosi dell’amore cieco che le zie provano per lui e finendo poi per sposarsi con una donna americana per mero interesse. Soltanto Giselda tenterà di opporsi alla negatività dell’unico elemento maschile del gruppo, ma senza successo, e proprio per questo sceglierà di abbandonare la casa.
Essenziali le scene di Roberto Crea che ci presentano l’interno della sala da pranzo e di lavoro delle Materassi, aperta sul fondo verso il giardino. Poco variata la regia di Geppy Gleijeses che sceglie di far agire i propri personaggi sempre al centro della sala, così da risultare a tratti un poco statica.
A dir poco straordinari, invece, tutti i protagonisti. Milena Vukotic è perfetta nel ruolo di Carolina, la sorella più debole, un po’ svanita, sempre involontariamente esagerata nelle sue manifestazioni d’affetto e costantemente colpita da un vago stupore per gli avvenimenti che le fanno sbarrare gli occhi e impietrire il viso. Lucia Poli è invece Teresa, la sorella burbera, che tenta di mantenere il punto col nipote ma non ci riesce, sciogliendosi anch’essa ogni volta come neve al sole. Marilù Prati veste benissimo i panni di Giselda, la sorella disincantata dalla vita e dagli uomini, l’unica che ha una visione obiettiva della realtà e che non si fa affascinare dalle arti seduttive messe in campo dal nipote Remo di Gabriele Anagni. Corredo non da poco è poi la Niobe di Sandra Garuglieri, la serva di casa che, nonostante nella vita ne abbia passate di tutti i colori, riesce ancora a sorridere e a godere della vita, fedele fino in fondo alle Materassi, con le quali sceglierà di stare fino alla fine, invecchiando con loro nel ricordo del nipote. A completare il cast lo svampito Palle di Luca Mandarini e l’eccentrica americana Peggy di Roberta Lucca.
Uno spettacolo davvero imperdibile che, da parte di ognuno dei protagonisti, dà a tutti noi una grande lezione di teatro per una piacevolissima serata dal gusto dolce-amaro.
Simone Manfredini 22 gennaio 2019