Recensioni - Teatro

Libri - Glauco Mauri: ricordi e aneddoti

Un piccolo volume di memorie edito da Falsopiano

Glauco Mauri, classe 1930, un monumento del teatro italiano, esce con un libro di ricordi e aneddoti: Le Lacrime della Duse – Ritratto di un artista da vecchio. Edizioni Falsopiano di Alessandria.

Quella di Mauri è veramente una vita dedicata al teatro di prosa, dall’accademia d’arte drammatica fino ad oltre settant’anni di palcoscenico in via praticamente esclusiva. Sporadici i tradimenti cinematografici.

In agili capitoletti ripercorriamo i ricordi di una vita. Dagli anni della guerra, all’accademia d’arte drammatica Silvio d’Amico di Roma. Dal debutto, ai lunghi anni di militanza teatrale. Da Sergio Tofano, suo insegnante all’accademia, ai grandi del teatro italiano e internazionale: Lilla Brignone, Gianni Santuccio, Memo Benassi, Ivo Chiesa, Gianfranco de Bosio, Franco Enriquez, Eugene Ionesco, Luigi Squarzina, Luca Ronconi, Giorgio Strehler. Fino al sodalizio umano e artistico con Roberto Sturno e alla fondazione della compagnia Mauri Sturno.

Un teatro che non c’è più raccontato con garbo e allegria. L’aneddotica prevale e Mauri resta elegantemente distaccato dai casi della vita, dalle opinioni e da qualsiasi riferimento scabroso. Teatro, teatro e ancora teatro. Nulla più, nulla meno. Forse manca l’uomo con i propri amori, le arrabbiature, le opinioni sui colleghi, sulla vita, sulla società. Non importa, il volumetto rimane piacevole e di facile lettura e ad un gigante come Glauco Mauri si perdona anche un certo indulgere apologetico.

Glauco Mauri è ancora in attività, anche dopo la scomparsa di Roberto Sturno. Il teatro italiano gli deve moltissimo. Questo basta.

Raffaello Malesci (Mercoledì 17 Gennaio 2024)