Secondo appuntamento con la prosa al teatro Lauro Rossi di Macerata con lo spettacolo "Aspettando Re Lear" di Tommaso Mattei da William Shakespeare
La regia di Alessandro Preziosi si concentra sul momento chiave dell’intera tragedia, rappresentato dalla tempesta che colpisce il re proprio mentre vaga nella landa desolata per allontanarsi dal disastro combinato con le amate figlie. La riduzione di Tommaso Mattei è rispettosa del testo shakespeariano con i suoi dialoghi e monologhi. Le scene di Michelangelo Pistoletto sono di arte povera, essenziali e simboliche.
Una porta a forma di clessidra, uno specchio contornato di mattoni, un tavolo, un letto e una sbarra. Importanti nella narrazione sono le suggestive luci, le belle musiche originali di Giacomo Vezzani che sottolineano il senso della desolazione in Britannia, i costumi curati da Città dell’arte/Fashion B.E.S.T, Olga Pirazzi, Flavia La Rocca, Tiziano Guardini e fatti di materiali ecosostenibili.
Alessandro Preziosi nella parte di Re Lear mostra una grande maturità attoriale con un'interpretazione giocata su una folle lucidità, modellando la voce e il corpo nel migliore dei modi.
Nando Paone è un meraviglioso conte Gloster che tocca buone vette di intensità. Straordinaria Arianna Primavera, che si divide tra il Matto, Cordelia e le altre figlie con una sicurezza scenica e sfumature vocali veramente interessanti. Ricchi di verve anche i validissimi Roberto Manzi (Kent e il servo) e Valerio Ameli (Edmund, Edgar, Tom).
Lo spettacolo in un'ora e quaranta mantiene sempre un buon ritmo teatrale e come in "Aspettando Godot" di Beckett diventa un dramma dell'attesa e della speranza, con profonde riflessioni sull'eterno contrasto tra padri e figli, sulla disgregazione degli equilibri, sul senso del potere e sulla voglia di tornare a credere in qualcosa.
Teatro sold out che ha risposto con lunghi applausi a tutto il cast.
Marco Sonaglia (Teatro Lauro Rossi-Macerata 28 novembre 2024)