Recensioni - Teatro

Non brilla la “commedia all’italiana”

Modesto allestimento di “Amore mio aiutami” a Verona

Per la stagione “Divertiamoci a Teatro”, arriva a Verona “Amore mio aiutami”, una commedia liberamente ispirata al celebre e omonimo film del 1969 con Alberto Sordi e Monica Vitti.

Adattamento teatrale e regia sono di Renato Giordano, che si ispira al soggetto ma ne fa un ampio rimaneggiamento, puntando prevalentemente ad una facile comicità. La commedia segue infatti a grandi linee gli accadimenti del film, è tuttavia infarcita di trovate e lazzi da avanspettacolo, con battute francamente risibili, che occhieggiano alla più banale contemporaneità: “Tonno Insuperabile, tonno Rio mare, ecc.”; oppure sfociano in allusioni volgari non proprio da circolo del golf: “La vuole vedere?” – “Che cosa? L’ho già vista anni fa…”. E così via.

Ne risulta fondamentalmente compromesso quel tanto di realismo e di identificazione necessario ad una commedia, per non parlare dei risvolti di critica verso la classe borghese e i costumi sessuali degli italiani che hanno fatto, al tempo, il successo del film. A ciò si aggiunge un allestimento non proprio all’altezza, con scene banali oltre che instabili e costumi di sciatto trovarobato.

Lo spettacolo arriva a Verona dopo travagliate vicende: ha debuttato infatti nel 2019 con Corrado Tedeschi, ora sostituito da Maurizio Micheli, che, arrivato in corsa, punta su una recitazione sbrigativa, imperniata sulle battute più che sui pochi risvolti psicologici residui nel testo. Al suo fianco Debora Caprioglio si impegna con ironia, occhieggiando un po’ troppo a Monica Vitti. Completano il cast lo stesso regista Renato Giordano, Loredana Giordano e un attore sconosciuto, anziché l’annunciato Toni Brundu. Recita di routine per tutti.

Applausi di cortesia nel finale.

R. Malesci (08 Dicembre 2021)