Recensioni - Teatro

Prosegue intensamente la stagione di prosa al teatro la Fenice di Senigallia

Il cartellone si arricchisce di un nuovo spettacolo "La sorella migliore", che ha debuttato lo scorso 15 dicembre ad Osimo

Scritto da Filippo Gilli, ruota intorno ad una domanda alquanto particolare: Come cambierebbe la vita di un uomo anni prima colpevole di un gravissimo omicidio stradale, se venisse a sapere che la donna da lui investita e uccisa avrebbe avuto, per chissà quale male, nell’istante dell’incidente, tre mesi di vita? Solo tre mesi di vita dall’incidente che l’ha cancellata? Con quale immensa, maggiore leggerezza, avrebbe sopportato tutti gli anni del dolo e del lutto, quelli in cui vivono ancora, per chissà quanti anni ancora, tutte le persone legate alla donna uccisa?

Le scene di Francesco Ghisu riproducono un interno di un appartamento con un grande drappo giallo in fondo, un tavolo con quattro sedie, due divani e alcune tele. L'ambiente è avvolgente grazie al caldo disegno luci di Giuseppe Filipponio, con le musiche nebulose di Roberto Angelini e i costumi di Eleonora Di Marco.

La parte dell'avvocato Giulia è interpretata da Vanessa Scalera. L'attrice (acclamata in TV) dimostra di essere a suo agio in teatro e lo fa con una prova veramente convincente. Il personaggio è diretto e ambiguo nello stesso tempo e la Scalera lo tratteggia cercando di mettere in risolta sia il gesto, che la parola, senza cadere mai nel macchiettistico.

Gli altri attori sono perfetti e di ottimo livello.

A cominciare dalla splendida Daniela Marra (vista di recente in "Esterno notte" di Marco Bellocchio) che interpreta Sandra, la sorella più piccola, la migliore, forse il personaggio più umano della storia. Sempre brava con gli sguardi, nel calibrare la voce e con una presenza scenica veramente notevole.

Giovanni Anzaldo (anche lui visto in parecchi film, tra cui "Il capitale umano" di Paolo Virzì) è Luca, il fratello che vive il suo tormento esistenziale dopo l'incidente. Un'interpretazione notevole che alterna caos, nervosismi, a momenti più malinconici.

Bravissima anche Michela Martini nella parte della madre ironica e dal cuore buono.

Francesco Frangipane dirige uno spettacolo riuscito, dove ogni elemento funziona bene, grazie anche alla scrittura incisiva di Filippo Gilli.

"La sorella migliore" è un dramma familiare che scoperchia delle certezze , riapre vecchie ferite, frasi non dette e pone nuovi interrogativi sulla dinamica delle scelte umane.

È una storia che potrebbe capitare a chiunque e proprio per questo è così vera e brutale al tempo stesso.

Un teatro sold out ha ricoperto di festosi applausi i quattro attori, che sono rimasti alquanto sorpresi dal successo ricevuto e hanno risposto con dei bellissimi sorrisi.

Marco Sonaglia