Recensioni - Teatro

Recanati: Drusilla, una dea libera

La variegata stagione di prosa al teatro Persiani di Recanati aggiunge un nuovo spettacolo, diverso dai precedenti. In scena Gianluca Gori alias Drusilla Foer con Venere nemica.

Per la prima volta veste i panni di un’altra, ovvero la dea dell'amore e della bellezza, attraverso una rivisitazione della favola "Amore e Psiche" di Apuleio. Il testo è scritto dall'attrice con Giancarlo Marinelli, la regia è a cura di Dimitri Milopulos.

In scena tutta una parete di specchi in stile liberty, dove al centro si apre una grande porta che funge da passerella, con un gioco luci molto suggestivo. Venere, l’antica dea vive oggi lontano dall’Olimpo e dai suoi parenti, immaturi, vendicativi, capricciosi, prigionieri come la dea stessa nell’eterna bolla di tempo che è l’immortalità. Ha trovato casa a Parigi, fra gli uomini, di cui teneramente invidia la mortalità, che li costringe all’urgenza di vivere emozioni, esperienze sentimenti. Venere può permettersi di essere imperfetta tra gli umani.

Come ammette la stessa Foer: “Ho voluto focalizzarmi solo su Venere, dea sfigata e senza un vero potere, ex bella abbastanza antipatica, rancorosa e incattivita per via della scarsa rilevanza che ha tra i suoi pari e di questa giovane che l’ha sostituita nel cuore del figlio. Insomma, ho disegnato una suocera acida e vendicativa".

Il testo mette in risalto l'attualità dei temi trattati come la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna, il conflitto secolare fra uomini e dei. La rilettura è a tratti divertente (le telefonate con le altre divinità sono veramente spassose) in altri momenti più riflessiva, con il limite però di non scavare mai troppo a fondo.

Drusilla Foer che sfoggia solamente due abiti (uno bianco candido e l'altro dorato di lamé) è indubbiamente ricca di talento. Si muove e balla con disinvoltura, canta benissimo, è ironica, pungente e recita soprattutto con la mimica facciale e con la voce.

Di spalla, ha una cameriera: Elena Talenti. Una pregevole cantante di musical che mostra anche lei grandissime doti vocali, oltre ad una spiccata e naturale presenza scenica.

Non sono mancati i momenti musicali come l'iniziale "Nature boy” (Nat King Cole), Lascia ch’io pianga (Handel), l'omaggio a Marylin Monroe con "Bye Bye Baby" e la conclusiva "I am what I am” (Gloria Gaynor).

Lo spettacolo scorre bene, qua e là alcune lentezze, rischiando però di essere autoreferenziale e di lasciare poche emozioni.

Ma il pubblico è sovrano e gli applausi decretano un buon successo per l'ennesimo sold out della stagione

Marco Sonaglia

 

Venere nemica

di Drusilla Foer e Giancarlo Marinelli

con Drusilla Foer e la partecipazione di Elena Talenti

direzione artistica Franco Godi

regia Dimitri Milopulos

produzione Best Sound

produzione esecutiva e distribuzione Savà Produzioni Creative

(Teatro Persiani-Recanati 21 febbraio 2024)